Il Ministro dello Sport frena sulla ripresa dei lavori per il mondo del calcio: «Al momento non do per certa né la ripresa degli allenamenti il 4 maggio né del campionato» ha detto Spadafora, gelando gli entusiasmi di chi vorrebbe già essere in campo. L’orientamento del governo in merito all’attività sportiva in generale è di consentire gli allenamenti individuali ma non quelli di squadra. I calciatori potrebbero al massimo scendere in campo singolarmente per una seduta atletica, ma senza usare l’attrezzo di lavoro fondamentale, il pallone. Senza il pallone tra piedi, e con le cautele rilanciate da Spadafora, è impossibile che la A riparta a fine maggio, perché per ricominciare a giocare le squadre hanno bisogno di almeno una ventina di giorni di allenamenti a pieno regime. Si va quindi verso uno slittamento delle bozze di calendario che ipotizzavano riavvio del campionato il 31 maggio e la chiusura il 26 luglio, per poi dare spazio alle coppe europee. Sono comunque giorni decisivi: prima dell’incontro di domani con il ministro dello sport, oggi si terrà l’assemblea di Lega.