Pallotta a caccia dell’oro d’Oriente

Pallotta a caccia dell’oro d’Oriente

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James Pallotta ha affidato l’incarico ufficiale di “sviluppo del business globale” alla signorina Kaitlyn Colligan, giovane manager statunitense, con la speranza che le sue conoscenze in Oriente, e specialmente in Cina, possano condurre velocemente all’innesto di nuovi capitali in società, sotto forma di sponsor se non di azionisti di minoranza.

Come riporta il Corriere dello Sport la manager (35 anni nata New Jersey) ha partecipato di recente a tutte le riunioni operative di Londra con i dirigenti giallorossi, con l’obiettivo di scandagliare il mercato asiatico di potenziali sponsor. Il bilancio del club, chiuso il 30 giugno 2016 (sedicesimo fatturato tra i club europei), potrebbe attestarsi alla fine di questa stagione intorno ai 150/160 milioni. Questo taglio consistente di introiti spiega i risultati preoccupanti della semestrale pubblicata il mese scorso che ha certificato perdite di esercizio per 53,3 milioni.

Per evitare sacrifici sostanziali nel patrimonio tecnico, cioè la vendita di diversi calciatori richiesti sul mercato, quindi Manolas più altri pezzi grossi, la Roma deve acquisire al più presto nuove fonti di ricavo. Non è sfuggito, qualche mese fa, il contatto di Miami tra Pallotta e Riccardo Silva, il manager milanese che ha creato l’impero internazionale dei diritti televisivi e ha venduto la sua società a prezzi da capogiro proprio in Cina. Silva è ben introdotto nella cosiddetta “guanxi”, cioè la rete di pubbliche relazioni e di sostegno reciproco che nel commercio cinese è determinante e può essere un canale prezioso per l’espansione orientale del marchio Roma. (…)

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