Ora i fatti. I tifosi della Roma sembrano aver apprezzato l’accorata lettera che il presidente Pallotta ha rilasciato pubblicamente 2 giorni fa. La lettera firmata Jim, per sottolineare vicinanza con i lettori, segna un cambio di passo notevole almeno a livello comunicativo per il patron romanista. Il mea culpa lascia intendere che a Boston si è forse capito che non si può trasformare il tifoso della Roma nel tifoso NBA dei Celtics. Un passo indietro che gli fa onore. Sui programmi futuri le prospettive del suo pensiero sembrano ancora legate alla costruzione dello Stadio. La parte più complessa è quella su De Rossi che è stato allontanato per motivi economici. Siamo lontani dai tempi delle grandi promesse alla “Alisson non parte” o “entro 5 anni vinciamo lo scudetto“. Dalla lettera escono rafforzati Baldini e Totti ed emerge l’obiettivo di iniziare la ristrutturazione societaria, a partire dal direttore sportivo. Petrachi si libererà dal Torino la prossima settimana e quindi a breve si aggregherà alla società capitolina. Da definire invece il futuro di Mauro Baldissoni, uno degli uomini storici di Pallotta. L’attuale vice-presidente ha il contratto in scadenza come managera il prossimo anno e non è sicuro un rinnovo. Intanto lo stesso presidente, come da tradizione, dovrebbe venire in Italia per le vacanze estive e chissà che non lo vedremo molto presto a Roma.
Fonte: il Corriere dello Sport.