Panucci: «Mi hanno chiamato. E la Roma per me…»

Panucci: «Mi hanno chiamato. E la Roma per me…»

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panucci_romachelseaCORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA –  E’ il momento delle conferme. Vi siete sentiti sabato, vero?  «Vero. C’è stata una telefonata. Mi è stata chiesta la disponibilità a tornare alla Roma. Il resto però è privato, non lo dico» . Christian Panucci ammette i contatti con la Roma anche se non conosce ancora i termini dell’offerta. Da Marbella, dove è impegnato con la nazionale russa come assistente di Capello, aspetta che si concretizzi un sogno:  «Per me allenare la Roma sarebbe il massimo. Ho passato anni meravigliosi a Trigoria. Ma devo riconoscere che dopo quel contatto nessuno mi ha più cercato. Vediamo» .

IL RUOLO – Non accetterebbe il lavoro di vice di Andreazzoli. Per quello c’è già Muzzi:  «Vado in panchina con Capello, che mi sta insegnando tantissimo, e in Russia sto bene. Se mi arrivasse la proposta per allenare la Roma sarebbe un conto, altrimenti rimarrei qui» . Con il suo “capo” si è già confrontato. Chiaramente Capello, che a sua volta ha parlato a Baldini, lo lascerebbe libero di seguire questa grande occasione:  «Sicuramente Fabio dovrebbe darmi l’autorizzazione… Ma di questo discuteremo a tempo debito». (…)
LA SITUAZIONE – Panucci dunque vuole la Roma. E la Roma vuole Panucci, visto che lo ha chiamato. Il dubbio è se coincidano obiettivi e aspettative. Fino alla partita di Genova, Baldini e Sabatini sono orientati a puntare su Andreazzoli. Hanno sondato l’umore di Panucci senza avere un’idea precisa del ruolo da proporgli. Forse allenatore, forse viceallenatore, forse uomo di raccordo tra squadra e società. Non possono sapere neppure loro come i calciatori reagiranno alla cura Andreazzoli, che ha chiesto ai dirigenti un mese di tempo per dare la scossa. Se dovesse funzionare il cambio, con risposte positive rassicuranti, Panucci potrebbe rimanere in Russia dopo essere stato allertato (e allettato). (…)
PRO E CONTRO – A Trigoria qualcuno non è convinto di Panucci, che deve ancora dimostrare al mondo di essere un allenatore (non ha il patentino, dovrebbe comunque essere affiancato da Andreazzoli) e che spingerebbe per cambiare radicalmente la squadra, nella mentalità e nel sistema di gioco. Nello stesso tempo però il suo carisma e i suoi trascorsi da calciatore-leader affascinano Baldini, che lo ha acquistato per la Roma dal Monaco nel settembre 2001 e potrebbe riportarlo a Trigoria affidandogli il compito di mettere ordine in un gruppo disorientato.

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