LA REPUBBLICA (G. CARDONE) – Dalla Champions alla Champions, la Juve già programma il futuro. Da tempo Fabio Paratici, l’uomo-mercato bianconero, è al lavoro per migliorare una squadra fortissima ma che va rinnovata e ringiovanita. A partire dal centrocampo): preso il jolly Ramsey (contratto fino al 2023, ingaggio da 7 mili-ni a stagione più bonus), Paratici è in pressing per un altro campione in scadenza: Adrien Rabiot, 24 anni, formidabile mezzala moderna del Psg. Il club francese ha provato più volte a fargli rinnovare il contratto, ma la temutissima madre-agente, Veronique, non ne ha voluto sapere. A gennaio era praticamente fatto l’accordo con il Barcellona, poi l’ennesimo rilancio dei Rabiot ha sfiancato perfino la paziente dirigenza catalana. La pista è ancora valida, certo, ma nel frattempo Paratici è tornato all’assalto: servono più dei 10 milioni a stagione promessi dal Barca e la Juve del d.C. (dopo Cristiano) è ormai in grado di garantire simili stipendi. Più commissioni a livello Emre Can, preso l’estate scorsa dal Liverpool a parametro zero ma con 16 milioni versati ai suoi rappresentanti, E Rabiot si sta lasciando convincere, i segnali sono positivi: giocare con CR7 è prospettiva che affascina anche i talenti più contesi. Il francese lo è, perché a lui pensa pure il Real: quando può fare un dispetto ai rivali del Barca, Florentino Perez è sempre prontissimo. Ma per quel ruolo, Zidane ha chiesto Pogba e probabilmente lo otterrà, con il laziale Milinkovic come alternativa.
Ovviamente Paratici si muove su più tavoli, come dimostra il famoso “pizzino” lasciato in un ristorante milanese a fine gennaio. Per esempio piace ancora, e molto, il giovanissimo Tonali, regista del Brescia, così come nella lista della spesa – per lo stesso ruolo di Rabiot – c’è Zaniolo, il cui prezzo nel frattempo è andato ben oltre i 40 milioni scritti in quel foglietto. La Roma però è intenzionata a blindare il suo gioiello, le trattative per il rinnovo procedono e non sarà facile strapparlo ai giallorossi, almeno nel prossimo mercato. Diverso il discorso per Kostas Manolas, 28 anni a giugno: il suo contratto ha una clausola di rescissione da 36 milioni che favorisce i piani dei bianconeri. Tanto più che il regista dell’operazione è Mino Ralola, agente da anni vicino alla società di Agnelli. Per lo stesso ruolo di Manolas, già prenotato a gennaio Romero del Genoa. Resta caldo il nome di Savic, centrale dell’Atletico Madrid con un passato alla Fiorentina. Della rosa viola di oggi, è Federico Chiesa il giocatore più desiderato dalla Juve. L’asta con Inter e Roma è già partita, la certezza è che l’attaccante azzurro in estate lascerà Firenze e i bianconeri tenteranno di piazzare l’ennesimo colpo. Nel “pizzino” di Paratici, il numero scritto accanto al nome di Chiesa era 50, in realtà di milioni ne servivano 70 l’anno scorso e forse 80 quest’anno: un investimento che non potrà prescindere dalla cessione di Dybala allo stesso prezzo, in Liga o Premier se l’argentino non si farà convincere dall’Inter. I nerazzurri lo scambio con Icardi lo farebbero subito, ma l’esplosione di Kean può modificare i progammi di Paratici. Però i contatti con Wanda Nara proseguono, quindi la pista non è stata abbandonata, anzi: tutto è ancora aperto, il tormentone Maurito vivrà altri capitoli intriganti e la Juve c’è.