Un pareggio, pure immeritato per come è arrivato. Ma con un rigore non concesso che grida vendetta. E’ stato un brutto pesce d’aprile quello di ieri per la Roma che frena improvvisamente nella corsa Champions e impatta contro un Lecce capace di creare 20 palle gol. De Rossi ha usato la mano forte sul turn over nonostante la lunga sosta alle spalle. Scelte rivedibili che hanno portato la Roma a subire il Lecce in un primo tempo di grande sofferenza. Le parate di Svilar e la mira sbilenca di Piccoli e compagni hanno impedito il ko a fine primo tempo.
Come scrive Leggo, nella ripresa la Roma è leggermente migliorata dal punto di vista della manovra andando vicina al gol con Aouar servito splendidamente da El Shaarawy: l’algerino ha calciato addosso a Falcone da pochi passi. L’altra recriminazione è per un rigore non concesso per evidente intervento su Zalewski in area colpito duro sia da Blin che da Falcone (…)
È finita 0-0, un risultato che sta pure stretto ai salentini. Per la Roma, invece, sono punti pesanti buttati nella corsa Champions. Ed è il peggior modo per preparare il tour de force che vede il derby e il quarto di finale con il Milan come principali appuntamenti (…)
Sull’episodio del penalty non concesso tira fuori le unghie: «Ho rivisto l’azione, il rigore è netto e non ci è stato dato. Vedo squadre vincere anche con questi episodi quando giocano in modo poco brillante. Se c’è un rigore va dato, soprattutto in questa epoca in cui te lo danno anche se calpesti un mignolo o tocchi una spalla. A me piace il calcio senza questi episodi, ma le regole devono valere per tutti. Io a calcio ci ho giocato, e so quando è rigore». Infine sul derby: «E’ già iniziato, sappiamo quanto è importante. Dybala è sulla via del rientro completo, non volevo rischiarlo».