Aniello Parisi, che oggi allena lo Swift Hesper, ha rilasciato un’intervista al quotidiano sportivo e ha parlato delle caratteristiche tecniche di Felix Afena-Gyan. È stato lui il primo tecnico ad allenare e a plasmare l’attaccante ghanese, quando era sulla panchina della Roma Under 18. Le sue parole:
“Siamo stati bravi e fortunati a trovare un talento del genere. Bravi perché il direttore De Sanctis e gli scout hanno avuto una grande intuizione. Fortunati perché di calciatori così pronti a quell’età non se ne trovano molti. Si allenò subito con la squadra e nella partitella fece lo stesso gol di Genova, da fuori area. Non è un caso, i colpi li ha veramente. Di solito aspettavamo cinque o sei giorni per valutare un nuovo innesto, io ho subito chiamato il direttore e gli ho detto ‘ma chi ti ha fatto questo regalo?’. Andava tesserato immediatamente, era un predestinato”.
Sul miglioramenti: “Abbiamo lavorato sugli smarcamenti. Era istintivo, si smarcava a modo suo senza collegamenti con i compagni. La posizione ideale? Attaccante esterno che parte da sinistra per accentrarsi con il destro, oppure seconda punta. Con Mourinho si vedono altri passi in avanti: il movimento del primo gol, per esempio, non amava farlo”.
I paragoni: “Come corsa somiglia a Suazo, per la tecnica mi ricorda Barrow del Bologna”.
Sul lavoro a Trigoria: “Si è allenato qualche volta con Fonseca, però era ancora immaturo. Ora lo vedo molto più pulito nel tocco di palla e nei passaggi. Felix è molto timido, ma questo può essergli utile perché adesso avrà tutti i riflettori puntati addosso”.
Fonte: Il Corriere dello Sport