Negli ultimi cento giorni o giù di lì gli è capitata una volta sola di partire dal via, giocando titolare. Ed è successo a Plzen, in Champions League, in una partita (persa dai giallorossi per 21) che per la squadra di Eusebio Di Francesco non contava assolutamente nulla. E quella fu forse la più brutta prestazione di Pastore con la maglia della Roma (insieme agli ultimi minuti di Cagliari). Prima, l’ultima volta che gli era successo di giocare titolare fu nel derby. Come scrive la Gazzetta dello Sport, era il 29 settembre scorso, Pastore dovette lasciare il campo per infortunio dopo appena 36 minuti, ma quello – anche se non eccezionale – era comunque un Pastore diverso. Vivo. E presente. Stasera si riparte e Javier dovrebbe tornare ad essere nuovamente titolare. Trequartista alle spalle della punta (più Schick di Dzeko). È vero, la Virtus Entella e la Coppa Italia non ricordano l’atmosfera della Champions League né ti danno l’adrenalina che ti mette addosso – ad esempio – un derby. Ma per Pastore può essere davvero una nuova partenza. E, come tale, deve essere anche un punto di svolta.