Ivan Pelizzoli, ex portiere di Atalanta e Roma ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport, sui 101.5 Fm, nel contenitore pomeridiano ‘1927 la storia continua’: “Ho smesso da poco, il mio obiettivo è di diventare allenatore dei portieri, il calcio è la mia vita e voglio proseguire in questo ambiente, per insegnare in primis ai bambini un mestiere complesso come quello del portiere.”
Pelizzoli prosegue ricordando gli anni di Roma: “Ho fatto il salto di qualità con la maglia dell’Atalanta, esordendo in Serie A grazie a mister Vavassori, ero giovanissimo. Poi la Roma mi acquistò e fui felicissimo di questo salto di qualità. Per bissare lo Scudetto alla Roma mancò un po’ di cattiveria, perdemmo molte partite all’inizio, pareggiammo inoltre col Venezia già retrocesso e con altre piccole squadre nelle ultime 8-10 giornate. Quella Roma era straordinaria, potevamo vincere almeno un altro paio di Scudetti, poi davanti avevamo due fenomeni come Francesco Totti e quel matto di Antonio Cassano. Quando la Roma decise di puntare su Curci, alla fine della mia quarta stagione in giallorosso, ho deciso di andarmene. Fu una scelta legata a quella che la società stava prendendo, non me la sentivo di fare il secondo ad un giovane ragazzo della Primavera che si era affacciato da poco in prima squadra”
Una battuta finale anche su Olsen e sul prossimo Atalanta-Roma: “Conosco Marco Savorani, non di persona ma so come lavora, con Olsen sta facendo un lavoro grandioso. Lo svedese credo che debba essere ancora più costante, se avesse al suo fianco un grande secondo portiere sarebbe più forte perché ci sarebbe più competitività. Però ha dei fondamentali ottimi e può solo crescere. Atalanta-Roma sarà un grande match, i nerazzurri sono in un momento di forma straordinaria, dopo una partenza un po’ più lenta rispetto alle ultime stagioni, Gasperini ha ritrovato il bandolo della matassa, ha lanciato alcuni giocatori come Mancini e Zapata e sono convinto che per la Roma non sarà facile, ma la squadra di Eusebio Di Francesco ha tutti gli strumenti e le armi per fare risultato a Bergamo”