PELLEGRINI: “Orgoglioso dei miei compagni, ora ci godiamo un’altra finale”

PELLEGRINI: “Orgoglioso dei miei compagni, ora ci godiamo un’altra finale”

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Campionato di calcio serie A 2022/2023 Atalanta vs Roma

Le parole di Lorenzo Pellegrini ai microfoni della Rai:

Quanto sei orgoglioso della Roma?
“Tanto orgoglioso dei miei compagni, lo sarei stato anche in caso di risultato negativo. Siamo un gruppo unito, che si vuole bene e si sacrifica l’uno per l’altro, oggi si è visto”

Mourinho vi ha migliorati sotto il punto di vista mentale, avete una forza di reazione straordinaria?
“Il mister è stato fondamentale, questo percorso è partito da lontano in Europa, una mentalità creata nel tempo, abbiamo giocato tante partite da dentro o fuori, le partite con il Ludogorets, con il Feyenoord, con il Salisburgo, abbiamo questa mentalità e la squadra si poggia su questo”

Siete partiti bene, poi nel secondo tempo sei stato schierato vicino ad Abraham. Cosa vi è mancato per fare meglio in attacco?
“Noi volevamo essere aggressivi, ma senza mai concedere spazi, avevamo preparato la partita così, loro ci hanno abbassati un pochino, al di là di qualche tiro da fuori, hanno avuto il possesso palla, ma noi sapevamo che avremmo dovuto soffrire, ci siamo sacrificati e ci godiamo la finale”

Mourinho ti ha migliorato come personalità, attitudine alla leadership. Come giocatore continui a crescere?
“Secondo me il mister ti migliora sotto tutti i punti di vista, oggi non abbiamo fatto una grande partita a livello di palleggio, che è una delle mie qualità, ma ci sono partite in cui bisogna essere concreti. Questa squadra sa fare tutte e due le cose, quando c’è da difendere e quando c’è da costruire”


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Sei il capitano di una squadra di uomini veri. Riconosci il valore di questo gruppo?
“La Roma può e deve migliorare in molte cose, ma il sacrificio e la forte identità del gruppo non ce la leva nessuno. È la verità. Sapevo che il Bayer Leverkusen fosse una squadra forte, ci siamo messi lì a difendere come una famiglia e abbiamo fatto questa piccola impresa”.

Hai dato l’esempio alla squadra con la tua prestazione. Hai indicato un percorso ai tuoi compagni.
“Quando c’è da assumersi delle responsabilità cerco di essere sempre in prima linea perché i compagni fanno affidamento su di me. Ci sono stati dei momenti in cui loro avevano tanto la palla e qualcuno doveva prendersi la responsabilità di far salire la squadra e prendere fallo. Io non mi tiro mai indietro perché gioco per questo ed è il mio modo di sacrificarmi”.

Due finali in due anni. Cosa avresti detto se te l’avessero detto un po’ di tempo fa?
“Prima o dopo aver saputo di Mourinho? (ride, ndr). Dopo aver saputo di lui tutti ci aspettavamo questo salto di qualità, lui è l’artefice di questa forte identità”.

In cosa è diverso Mourinho?
“In tutto, ti sa far percepire l’importanza della partita e anche come la prepara. Tutti sapevano cosa fare in tutte e due le fasi. Per quanto riguarda in Europa soprattutto si vede ciò che il mister ci ha dato. Probabilmente ci mancava sempre un pezzettino per arrivare lì, ma lui ci ha aiutato e ci ha dato un bel pezzo invece di un pezzettino”.

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