Questo un estratto dell’articolo a quattro mani di Gianni Mura e Giuseppe Smorto su Repubblica.it
Roma bolle, per esempio. Anche per un documentato pezzo di Repubblica.
“All’Olimpico, in Coppa Italia 3, ho visto una squadra in disgregazione”.
Io leggo le liste dei partenti. Mi ha colpito vedere per esempio Vucinic, Menez e De Rossi.
“Terrei senz’altro Vucinic o Menez. Vucinic con quel gol mangiato ha perso l’amore della gente. E lui ha proprio il bisogno di sentirsi amato: è uno che si arrabbia anche se esce al 44′. In quanto a Menez, rende meglio se parte titolare. Apre le difese, ma il finale è spesso disastroso. Come quelli che sanno raccontare bene le barzellette, poi si perdono sull’ultima battuta. Menez è uno che salta l’uomo con una facilità impressionante: potrebbe diventare come Robben, ma dovrebbe studiarlo”.
Dopo i brindisi a Testaccio, per la nuova proprietà il gioco si fa duro.
“Anche perché c’è una fortissima aspettativa”.
De Rossi in vendita, non è una mossa impopolare?
“Lui è capitan Futuro, ma la sua ultima stagione non è stata all’altezza, anche per via di qualche fallo e gesto stupido. L’offerta del Real potrebbe essere un modo per sistemare i conti”.
Mi par di capire che secondo te i tifosi accetteranno il sacrificio. E poi che squadra fai?
“Se posso permettermi, il modello non puo’ essere il Milan o l’Inter, ma l’Udinese”.
Che pero’ ci ha messo degli anni. E ci vogliono gli uomini giusti.
“E allora ti parlo del Palermo, che ha comprato in corsa due sloveni. La Roma ha oltretutto un buon settore giovanile. Deve cambiare il portiere, prendere due difensori, un centrocampista e un attaccante, considerato che Borriello è del Milan”.