IL MESSAGGERO – «E’ tornato l’entusiasmo». E se a dirlo è Perrotta c’è da credergli visto che era stato proprio il centrocampista, qualche mese fa, a lanciare l’allarme per qualche muso lungo di troppo: «Adesso si vede che c’è. Lo si nota quando giochiamo, per come si aiuta la squadra e per come interpreta le partite. Per noi che viviamo questo lavoro in un certo modo, sappiamo che è una base importante. Per chi non ha dimestichezza con il campo sembra una parola buttata lì ma non è vero, fa la differenza». Quinta vittoria consecutiva sulla Lazio ma è come fosse sempre la prima volta: «Al di là della cinquina c’è stata una grande dimostrazione di squadra. E’ un dato di fatto che nelle ultime partite stiamo crescendo sotto tutti gli aspetti».
La Roma è di nuovo in corsa per l’Europa che conta: «Purtroppo in questa stagione abbiamo fatto spesso discorsi del genere dopo una bella vittoria. Dobbiamo dare continuità già dalla partita di Firenze che è molto difficile. Ci aspettano nove partite di grande spessore. Ancora siamo indietro per il quarto posto ma dobbiamo raggiungerlo. L’Udinese? Ci giocheremo tutto nello scontro diretto». Poi rivela: «All’inizio, sinceramente, pensavamo a non perderla questa gara. Perdere, infatti, avrebbe significato andare a 8 punti. Siamo stati attenti ma con la solita voglia di vincere. Abbiamo battuto colpo su colpo poi Totti ci ha messo una ‘pezza’» . Si congeda con una frecciata ai ‘cugini’, in pieno stile derby: «Che la Roma sia più forte è un dato di fatto, non dico un’eresia. Se prendiamo i giocatori singolarmente non c’è confronto. Poi nel derby non sempre contano le qualità individuali». Stavolta, invece, sono state fondamentali.