IL MESSAGGERO – S. CARINA – «Com’è giocare con Francesco? Facile. Quando ti mette quelle palle lì è semplice. La cosa difficile è trovare aggettivi per lui. Un calciatore che fa 225 gol, aldilà di Nordahl, che giocava in un calcio lento e più semplice per gli attaccanti, si commenta da solo. Arrivare a 36 anni nelle sue condizioni dimostra che grande atleta sia. Speriamo che possa continuare così». La fotografia più bella di Totti la fa probabilmente Perrotta, autore del gol che ha chiuso la gara: «Io il match-winner? Forse è troppo. Non abbiamo fatto una grandissima prestazione, forse un passo indietro rispetto a Genova e Juventus. L’importante è aver rosicchiato qualche punto, sono certo che ce la giocheremo fino alla fine».
E’ la speranza anche di Ballardini ma legata al Genoa, invischiato nella lotta per non retrocedere. Il tecnico rossoblù, prima elogia Totti – «Un grandissimo campione» – ma poi torna sull’arbitraggio di Gervasoni: «Sulla mia espulsione stavo dicendo ai miei giocatori di buttare fuori il pallone perché c’era Osvaldo a terra. In qualsiasi mestiere la prima regola è quella del buon senso. Nel calcio italiano, invece, è un’eccezione, e questo non va bene. Kucka? Non ha fatto nulla e anche il rigore non c’è».