Gianluca Petrachi, come anticipato ieri, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport sul mercato e sulla ripresa del campionato. Queste le dichiarazioni del ds giallorosso:
Finalmente ti vediamo nel tuo ufficio…
Questo ufficio ti fa un po’ sognare, mi sono fatto mettere a postouna foto della vecchia Curva Sud.
Il primo ostacolo da dover superare è quel 30 giugno, ostacolo che si supererà…
I miei calciatori in prestito da noi si trovano benissimo, sono anche tra i titolari apparte qualche eccezzione come Kalinic. Dobbiamo capire come evolverà il tutto. Certamente mi sento fiducioso sul fatto che i miei ragazzi vogliono terminare con noi la stagione.
Si sta lavorando con i club anche per far sì che facciano parte del futuro della Roma a parte questi tre mesi?
Posso dirti che loro sono stati due prestiti vincenti poi purtroppo Miki è stato out per problemi fisici. Anche Smalling si trova bene a Roma. La Roma farà di tutto per tenerli sopratutto per la loro volontà che è quella di rimanere.
La missione della Roma è sempre stata quella di un player trading abbastanza feroce. Cambierà questo col COVID?
Il mercato che verrà purtroppo è difficile da stabilire, i prezzi sicuramente caleranno. Va rivisto tutto il piano del mercato. La Roma ha sempre lavorato vendendo e comprando giocatori, siamo sempre stati molto attivi su questo punto di vista. Dobbiamo essere bravi a investire bene i soldi che incassiamo. Il trading deve essere fatto bene, cercare di reinvestire bene i denari che entrano.
Possiamo dire che Zaniolo e Pellegrini non faranno parte del trading?
“Pellegrini ha una clausola rescissoria. Lui però è molto legato alla Roma e anche se qualcuno dovesse sborsare tutti i soldi previsti dalla clausola, se il giocatore decide di non partire è libero di poterlo fare. Su Lorenzo ho pochi dubbi che possa pensare di lasciarci qualora dovesse arrivare un’offerta, perché ha visto la credibilità di questo club e quanto la Roma sia cambiata nell’ultimo. Zaniolo credo che rappresenti il giocatore che oggi emoziona i tifosi della Roma, quindi faremo di tutto per trattenerlo. Poi il calciomercato ti mette davanti a tante situazioni contingenti, però la volontà è quella di tenere i nostri big
Avete tanti esuberi. Un buon ds deve essere bravo con quelli. La crisi economica peggiorà il tuo lavoro?
Sicuramente si. Comunque tutti aspettano e nessuno fa una prima mossa anche se il giocatore ha fatto bene. Per esempio per Schick il Lipsia ha un diritto di riscatto ma naturalmente ancora tergiversa per capire cosa fare. Loro fanno la loro strada. Sinceramente non siamo qui a elemosinare. Schick è un giocatore che mi hanno già chiesto e ha mercato. Ci sono anche degli esempi di giocatori come Gonalons che se si salva la squadra viene riscattato. Abbiamo anche Defrel con obbligo di riscatto qualora il Sassuolo si salvasse. Per quanto riguarda Florenzi, come diceva Lucci, ci sono squadre molto interessate e potremo valutare anche la cessione. Zappacosta è stato molto sfortunato. Io come il mister ci siamo presi del tempo per valutarlo questi due mesi dove troverà il suo spazio. Se dimostrerà quanto vale valuteremo come si evolverà la situazione.
Si sta parlando anche di una cessione societaria
Il nostro ad Fienga è il mio punto di riferimento. Ad oggi nè io nè la squadra abbiamo accusato questa situazione. Le vicende societarie entrano in scena quando si devono fare delle valutazioni sul futuro della Roma. Questa situazione ha portato a rilento un po’ tutto.
Oggi non stai pensando ad aumentare la rosa senza cedere qualcuno?
E’ naturale che il mio lavoro mi porta a valutare anche di prendere giocatori di grande spessore. Questo però è stato un campionato monco che non ha dato risposte eccessive. Per esempio a gennaio parlai di Kalinic che stava in gran forma, infatti poco dopo ha iniziato a segnare. Se il giocatore farà 7-8 gol in questi due mesi è naturale che le valutazioni cambieranno… Poi a prescindere se arriva il possibile colpo non ci faremo sfuggire la situazione.
Nella prima conferenza hai detto che la Roma deve essere un punto di approdo
Ho cercato di svecchiare la squadra. Mi piacerebbe costruire una Roma ancora più forte. C’è un gruppo importante. C’è Dzeko che oggi è il nostro capitano, il nostro punto di riferimento. Parlandoci capisci quanto è contento per la scelta che ha fatto in estate, quella di restare. Io credo che abbiamo fatto un grande lavoro e voglio continuarlo.
Il tuo rapporto con la squadra e con l’allenatore?
“Anche lì è tutto un sistema strumentale, mi dispiace ma è la realtà. Se poi qualcuno dice che Petrachi ha un cattivo rapporto perché in un Sassuolo-Roma in cui dopo 20 minuto perdevamo 3-0, io penso che il ds debba rappresentare anche la società, in quel momento mi sono sentito di dire due paroline alla squadra e l’ho sempre fatto e lo farò sempre, perché credevo che in quel momento si dovessero guardare in faccia visto che ho fatto il calciatore certe dinamiche le capisco, dovevano tirare fuori gli attributi e salvare la faccia. In quel momento stavano perdendo anche quella. Quello è lo spazio dell’allenatore, ma io non ho parlato di tecnica o tattica, poi ha parlato l’allenatore e ha fatto quello che doveva fare come è giusto che sia. Io credo che Fonseca sia un allenatore preparato, molto capace. Una persona di spessore e di un’intelligenza fuori dalla normalità, però è entrato nel campionato italiano e io dovrò aiutarlo a capire determinate caratteristiche. Se la crescita avviene anche attraverso dei confronti forti, dove magari io esprimo i miei concetti, non è che io dico quello che devono fare i giocatori o il mister”
Non mi sembra tu sia in partenza… Ti sei sentito in discussione?
Dispiace quando strumentalmente escono fuori certe notizie… Io sono una persona scomoda in questo ambiente calcio. Non regalo niente a nessuno dal punto di vista mediatico. Non è facile vivere a Roma sotto questo punto di vista. Magari se non ti prendi un caffè con qualche giornalista è inevitabile che ti vanno contro. Oggi se un ds non scende a compromessi viene bacchettato. Io vado avanti per la mia strada. Se avrò fatto il mio tempo me lo diranno Pallotta o Fienga. Io oggi sento la fiducia della società. Questi problemi non sono legati alla tifosera, che è passionale ed è un valore aggiunto. Io vado avanti per la mia strada. A Torino ogni anno si diceva che si cambiava ds e poi me ne sono andato via io. Vedremo cosa succederà. A Roma ne hanno spappolate tante di persone, di allenatori e di direttori sportivi.
Cosa farete quando tornerete?
Soprattutto i primi giorni ho visto grande voglia, cattiveria e concentrazione. Questa ultima settimana li ho visti un po’ così, quindi devo fargli capire che ci stiamo avvicinando al campionato. All’inizio è stato molto bello stare insieme e ritrovarsi. Siamo una famiglia, ma come tutti i figlioli ogni tanto uno ti scappa, uno esce…
Quindi lei è il padre severo che dà le punizioni?
Mio padre mi diceva sempre di amare chi mi fa piangere e non chi mi fa ridere. Cerco di dare ai giocatori un valore aggiunto di un ds che guarda gli allenamenti, se c’è da rimproverare qualcuno sull’atteggiamento sono il primo che interviene.
A gennaio è stato Under uno dei più richiesti… Dalla Premier il prossimo ad arrivare è Kean?
Kean non è un giocatore che abbiamo mai contattato o cercato. Kean è un ottimo giocatore ma non lo abbiamo mai cercato. Under è un grandissimo talento e vedremo cosa accadrà, certamente è un giocatore che fa la differenza e rompe gli equilibri. Su di lui ci sono delle squadre molto interessate, però vedremo, adesso è prematuro parlarne. Dobbiamo vedere un po’ come si sviluppa tutta la situazione.
La Roma è una squadra giovane. Molti vengono dal settore giovanile. Per la formazione dei ragazzi state pensando a una seconda squadra?
Non è che non sono d’accordo sulla seconda squadra, ma credo che serva relativamente. Noi siamo cresciuti facendoci le ossa tra la C e la B. Io credo che i ragazzi debbano prendere qualche ceffone in qualche campionato competittivo per farsi le ossa.
A proposito di scambi, si sta muovendo qualcosina con la Juventus…
Fabio (Paratici, ndr) non lo sento dal mercato di gennaio. Non abbiamo parlato nè di Mandragora nè di Rugani. Non entreranno mai nel progetto tecnico della Roma, anche queste sono voci infondate.
Come sarà il nuovo mercato?
Per me sarà un mercato creativo.