Questa mattina in Campidoglio è stato aperto il Dibattito Pubblico sul nuovo stadio della Roma a Pietralata. In conferenza stampa il Sindaco Gualtieri si è espresso così sul progetto del nuovo impianto giallorosso: “Come Roma Capitale abbiamo accolto bene la volontà di fare lo stadio da parte della società. Questo ci ha portato a compiere già un pezzo di strada, il tavolo tecnico conoscerà il dibattito pubblico dopo il quale ci sarà poi una gara e l’apertura del cantiere, stiamo rispettando la tabella di marcia. L’impegno della società è molto forte, il lavoro fatto in questi mesi è importante. L’obiettivo, compatibilmente con la tabella di marcia, è di realizzarlo per il 2027”.
La conferma sulle tempistiche è arrivata anche dalla responsabile Relazioni istituzionali della Roma, Lucia Bernabè: “L’impegno della società è molto forte. La consegna del progetto definitivo stimiamo possa avvenire tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo”
Poi il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è tornato sulla foto con Lukaku: “È stato un episodio non significativo, da parte della nostra amministrazione ci sono ottimi rapporti con entrambe le società sportive, sul piano istituzionale noi siamo vicini ad entrambe, abbiamo anche invitato la Lazio a festeggiare il secondo posto qui in Campidoglio”.
“A Pietralata parliamo di un’area di circa 20 ettari, ovvero 200mila metri quadri, e di questi solo 2.500 metri quadri non sono di Roma Capitale, l’1%”, e che quindi andranno espropriati. “Ci sono circa 250 particelle nel progetto e 244 sono di Roma Capitale: di queste, solo in 4 stiamo completando le trascrizioni, che comunque non hanno alcun effetto in termini di proprietà che è e resta comunale”. Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, in merito all’iter per la realizzazione dello stadio della Roma a Pietralata, a margine della presentazione dell’avvio del dibattito pubblico sull’opera oggi in Campidoglio.
“L’area è al 99% di Roma Capitale, poi è chiaro ci può essere qualcuno che accampa delle pretese, ma questi sono i numeri – ha sottolineato Veloccia – Mancano 4 particelle su cui si stanno completando le trascrizioni degli espropri generalizzati ed è già stato corrisposto il dovuto, poi è ovvio che ci sono dei lavori ancora da fare in aree che sono state lasciate in condizioni precarie da soggetti poi espropriati”. È ovvio, ha concluso l’assessore, “che qualsiasi ricorso al Tar può bloccare la procedura, ma poi i ricorsi devono essere fondati per andare avanti”.