La Roma ieri ha comunicato ufficialmente la separazione consensuale da Tiago Pinto. L’anomalia è che il dirigente portoghese si occuperà ancora del mercato di gennaio, pur essendo stato già salutato con una comunicazione anche piuttosto gelida. Poche righe di saluto, un ringraziamento formale e l’indicazione di un processo di ricerca del sostituto che verrà ultimato nei prossimi giorni.
Da tempo Pinto assicurava a persone vicine di essere ‘stressato’. Una stanchezza dovuta alle difficoltà e le strettoie del FFp che ne ha compresso certamente i margini operativi soprattutto sul mercato. Pinto e i Friedkin avevano iniziato a parlare già da più di due mesi del loro rapporto, con il manager portoghese che aveva manifestato alla proprietà la sua stanchezza da una parte, ma anche la soddisfazione per aver portato a termine il compito che gli era stato affidato inizialmente dai Friedkin.

La realtà è che i Friedkin ritengono concluso il ciclo con Pinto, che è stato anche in parte perimetrato dall’arrivo di Lina Souloukou circa un anno fa. E’ lei adesso il dirigente più vicino alla proprietà.
Anche Pinto ha creduto di aver concluso un ciclo, in questi anni con Mourinho ha faticato molto, è spesso finito sotto pressione e i rapporti non erano dei migliori. La decisione è stata presa mesi fa, quando il gm ha comunicato di volersene andare e la proprietà non gli ha messo i bastoni tra le ruote. Il rapporto, dicono, è finito, ma i rapporti con la proprietà restano buoni, il distacco non è stato traumatico.