Piris si scopre insostituibile

Piris si scopre insostituibile

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CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – L’insostituibile leggerezza di Piris è un concetto che esprime bene (tra gli altri argomenti) la settimana giallorossa di Trigoria e dintorni. Nella quale anche la pubblica opinione romanista ha scoperto (facendosene una ragione) che se il tignoso piccoletto uruguagio dà forfait sono guai seri. Così, inaspettatamente, un po’ tutti in questi giorni sono stati un sulle spine per quel ginocchio fasciato che metteva in dubbio il terzino destro (ma sì, chiamiamolo così) titolare della Roma. Preoccupazioni infine fugate sia dal giocatore che dallo staff sanitario. Piris ha recuperato in extremis e Zeman lo metterà regolarmente in camposulla sua fascia di competenza dove dovrà vedersela presumibilmente con Rosina e/o Valiani che spesso si alternano sulla sinistra in appoggio a Calaiò. (…)

EX CAPRO ESPIATORIO – Da capro espiatorio a titolare inamovibile e insostituibile. La metamorfosi si è consumata anche per cause di forza maggiore. Taddei infatti, che poteva essere una valida alternativa al sudamericano, è praticamente sparito dalle liste dei convocati per malanni vari. (…)

UOMO ASSIST – Non è stato facile per Piris farsi apprezzare a Roma. Ma era prevedibile. Da un continente all’altro, gettato subito nella mischia in uno schema di gioco, quello di Zeman, che da sempre penalizza i difensori. Piris non ha fatto eccezione a suoi colleghi del passato anche più blasonati. Di tanto in tanto però, ha fornito prestazioni decisamente superiori alla media. Ricordiamo i due assist in Genoa-Roma 2-4 e ancora una doppietta (di assist) in Roma-Palermo 2-0, partite in cui il nostro giornale gli ha assegnato un bel 7 in pagella. Naturalmente nessuno ha dimenticato il terribile rinvio di testa nel derby (in realtà un assist) sui piedi di Mauri per il terzo gol della Lazio.

PREZIOSO – Piris ha saltato fin qui solo due partite, quelle con la Sampdoria in casa e con la Juve fuori. (…) Nel tempo la qualità delle sue prestazioni è sicuramente cresciuta, segno che il processo di ambientamento prosegue e che anche il ragazzo ha cominciato a capire cosa vuole Zeman e come si gioca a calcio in Italia.

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