FIFA.COM – Cesare Prandelli è uno dei tecnici più educati e considerati dagli intervistatori. Però il tecnico è reticente a parlare di quanto passa per la sua testa, ponderando sempre bene le sue parole. Egli le sceglie oculatamente, valutando le ripercussioni che queste potrebbero avere. In altri termini, ha l’intelligenza e la sensibilità con la quale ha ricostruito un gruppo demolito dalla frustrante avventura del Mondiale 2010 in Sud Africa. Il tecnico ha concesso un intervista al sito della Fifa, dove gli sono state proposte una serie di foto di persone e scene, registrando le sue reazioni.
GIANLUIGI BUFFON – Non è difficile parlare di Gigi. E’ il capitano e un esempio per tutti. Sa motivare e tranquillizzare il gruppo allo stesso tempo, tutti lo apprezzano e vuol dire anche questo indossare la maglia della Nazionale. I giocatori che vengono convocati non devono seguire lezione: devono solo guardare ed imitare Gigi.
ANDREA PIRLO – E’ un grande campione: un misto di pura classe e intelligenza. E’ un giocatore che può creare in tutto il campo, pensa sempre e non parla mai troppo, è molto carismatico. E’ un leader silenzioso
Veterani come Buffon e Pirlo hanno già vinto tutto. Sanno come guidare la squadra alla vittoria. Inoltre, più di tutti, sentono l’orgoglio quando scendono in campo con la maglia della Nazionale e ne sono genuinimente grati per avere l’opportunità di giocare per il proprio paese. Sono qualità essenziali quando provi ad avere una mentalità vincente.
MARIO BALOTELLI – Ha il potenziale per diventare uno dei più grandi. Comunque, ha bisogno di trovare serenità ed equilibrio, così da poter realizzarle il suo potenziale. Nei passati anni ha sprecato molte delle sue energie in cose insignificanti. I grandi campioni non lo fanno, per loro l’unica cosa importante è vincere.
Abbiamo un buon rapporto, ed entrambi sappiamo come e a volte riusciamo a comunicare senza parlare. Tutti gli allenatori che ha avuto hanno cercato di dargli qualcosa perchè sanno che ha potenzialità illimitata. Per noi potrebbe essere determinante la sua crescita. Quando riesce a mostrare le sue potenzialità, riesce a fare una determinante differenza con ogni squadra.
LA SUA GIOVANE SQUADRA – Abbiamo molti giovani promettenti in squadra. Come [Lorenzo] Insigne e [Alessandro] Florenzi (i due giocatori nella foto mostrata a Prandelli), abbiamo [Marco] Verratti, [Mattia] Destro, [Mattia] De Sciglio… Ci sono cinque o sei giocatori veramente promettenti, che hanno giocato nella finale del Mondiale U-21 contro la Spagna. Ovviamente hai bisogno di una squadra affidabile per inserirli. Però loro hanno molto talento.
LA SPAGNA, L’ETERNO RIVALE – Abbiamo giocato contro la Spagna molte volte negli ultimi anni: nella Confederation Cup 2013 in Brasile e ancora in una finale, in un’amichevole a Bari (nell’agosto 2011)…e ogni partita è stata differente dalle altre. Ma la semi-finale della Confederation Cup ci ha mostrato che la Spagna non è imbattibile e ha dei punti deboli come ogni altra squadra. In questo gioco noi lavoriamo per scoprire queste debolezze. L’abbiamo fatto, ma ovviamente parliamo di una Nazionale con una grande mentalità vincente, esperienza e una pazzesca personalità e abilità. Loro sono senza dubbio una delle principali favorite per la vittoria del Mondiale.