Ultima conferenza stampa per Cesare Prandelli prima dell’amichevole di domani sera contro l’Irlanda e della successiva partenza alla volta del Brasile. Queste le parole del ct della Nazionale: “Formazione di domani? Avete visto l’allenamento, penso fosse chiaro: iniziamo con Sirigu, Darmian, Paletta, Bonucci, De Sciglio, Tiago Motta, Verratti, Montolivo, Verratti, Rossi ed Immobile. Esperimenti? Non è una partita sperimentale, avremo modo di analizzare la proposta che faremo in campo dal punto di vista del comportamenti della squadra. Dobbiamo valutare i giocatori sotto osservazione per valutare il recupero dopo la gara: i ventitré li daremo domenica, da lunedì saremo qui solo con i convocati per il Mondiale.
Verratti? Abbiamo pensato di mettere i giocatori con qualità particolari in condizione di poterle esprimere: vedremo marco come si comporterà domani in quella posizione. Le scelte? Non vogliamo sbagliare. Non andiamo a toccare la sensibilità dei ragazzi, lo sanno che c’è competizione e che domani è importante: conterà il recupero dalla gara. Stamani abbiamo fatto un lavoro fisico e tattico assieme, dobbiamo utilizzare tutto e anche oggi abbiamo fatto questo tipo di lavoro. Come comunicherò la decisione agli esclusi? E’ l’aspetto più difficile del mio ruolo, non devo bluffare. Ho sette attaccanti, ne dovrò scegliere cinque: non è una bocciatura, sceglierò in base all’idea tattica che abbiamo in testa. E’ difficile perché i ragazzi fanno tanti sacrifici e sognano di venire al Mondiale, sarà un momento complicato quello di annunciare senza filtri la mia decisione. Soddisfatto? Sì, tutti hanno dato risposte positive. Era una fase in cui chiedevamo carattere e sofferenza, tutti hanno risposto bene. La condizione c’è, ma ci vuole anche la capacità di soffrire e sopportare certe situazioni. Volevo far amalgamare la squadra.
Il girone? Siamo in un gruppo difficile, impegnativo: dobbiamo cercare di arrivare in modo da mettere in difficoltà queste squadre. Sono sottovalutate da molti, da noi no: l’Inghilterra si presenta con 5/6 giocatori nuovi che hanno fatto una stagione straordinaria. Il più in forma dei nostri? C’è un gruppo di ragazzi che sono più o meno tutti sullo stesso livello. Sono tutti pronti, preparati, hanno lavorato tutti con la massima attenzione concentrazione.
Rossi? In lui vedo qualcosa particolarmente meraviglioso, la sua serenità interiore, la sua voglia di superare tutte le difficoltà, non solo fisiche. E’ chiaro poi che c’è la partita, dobbiamo mettere da parte l’emozione, la sensazione verso questo ragazzo che ha capacità umane e tecniche da campione. Dobbiamo vedere la tenuta sulle pressioni, sui contrasti fisici, vederlo libero mentalmente. Ottimista su Rossi? Sì, per come si sta preparando sì. Rossi ha superato tutti i test fisici di controllo, non è a rischio sotto questo punto di vista. Se poi trovi un killer è un discorso a parte. Vogliamo capire se a livello psicologico certi movimenti sono stati realizzati. Dubbi? Rimangono dentro di me, non li voglio affrontare ora.
Il mio contratto? Avevo un contratto importante con un club, mi chiamarono e mi dissero che c’era un tetto ingaggi: non m’interessava, firmai in bianco. Adesso per il rinnovo non c’è stata contrattazione economica… E’ un argomento di cui parlo senza imbarazzo. La cifra dell’articolo era sbagliata, magari prendessi più soldi… Disposto al sacrificio? La Nazionale non la devi pensare su un piano economico, è un onore. Se vogliamo affrontare la questione economica facciamola, senza imbarazzo… Non è un sacrificio a queste cifre, sono altri i sacrifici. Vengo attaccato moralmente da persone intercettate dalla magistratura per comportamenti poco edificanti. La Nazionale in Italia? Il nostro obiettivo è quello di far essere la gente più vicina agli Azzurri, dobbiamo uscire dall’Italia e sentire un senso patriottico. In questo momento la gente non ama la Nazionale, la maglia, l’inno: sono tutti contro tutti. Il nostro messaggio può essere straordinario, dobbiamo regalare emozioni. L’inno non si fischia mai… I miei dubbi? Non ne parlo.
Cassano? Si è presentato bene, non si è mai lamentato: il suo grado di sopportazione è alto, i suoi risultati sono buoni. Rossi vicino alla condizione ottimale? Ha giocato un’ora all’ultima di campionato, con noi lavora senza fermarsi da dieci giorni: domani dovrà affrontare la partita con la giusta concentrazione, vedremo… Ho già spiegato cosa andremo a guardare nelle scelte, sono convinto che lui in questi giorni ha lavorato bene soprattutto per questa partita perché sa anche lui che deve vincere un po’ di paura: lo sa, domani per lui sarà la prima partita del Mondiale. Mondiali vinti con amichevoli negative? Mi aspetto risultati negativi allora… Devo valutare l’aspetto caratteriale e di squadra: saremo impacciati, lenti, ma dobbiamo avere la forza di guardare avanti. Non ho fatto la preparazione per l’amichevole, è nelle difficoltà che valuti meglio la disposizione tattica e la condizione dei giocatori. La preparazione della Spagna? I numeri della finale europea mi confermano che hanno fatto più corsa di noi, dobbiamo migliorare.
I terzini? L’idea nostra è avere esterni che sappiano spingere ed abbiano resistenza. Darmian? Ha dimostrato lo spirito giusto, arrivato in punta di piedi ma giorno dopo giorno sta rispondendo molto bene sul campo. Verratti? Ho sempre detto che non doveva limitarsi ad un ruolo, in un centrocampo ci sono tanti modo di interpretare le situazioni. Non deve avere paura di certe proposte. Se ho 3/4 giocatori bravi nel palleggio, un allenatore deve essere bravo a farli giocare tutti. Il Parma escluso dall’Europa? Mi dispiace molto, mi auguro che il Presidente possa ripensare quello che ha detto. E’ strano, è un mondo strano: per una multa una squadra non può essere privata di un risultato sportivo. A livello sportivo, dispiace. Le parole di Adriano? Qualità straordinarie, potenzialità infinita: poteva essere per dieci anni il più forte al mondo. Il suo modo di vivere però era di portare fuori dalle favelas le famiglie, aveva altri obiettivi, non professionali. Può rimettersi in gioco, deve dimagrire un po’… ”.
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