GAZZETTA DELLO SPORT – Lacrime e crampi. La Coppa Italia è stata lì, in bella mostra, per tutta la serata: la Roma l’ha scrutata, ammirata, sognata, e poi vista volare via. Domenica a Trigoria la Fiorentina aveva interrotto la striscia di 23 vittorie di fila dei Giovanissimi, ieri ha completato l’opera battendo la Primavera. Capitan Florenzi, unico superstite della squadra che perse la Coppa Italia col Genoa due anni fa, l’anno prossimo giocherà da qualche altra parte, in prestito: unico ’91 in campo, era fuori età sia per lo scudetto Giovanissimi del 2007 (vinto dai ’92, Viviani, Pettinari) che per quello Allievi del 2010 (i ’93, mezza squadra), andata via la Coppa Viviani: «Abbiamo preso due gol da fantascienza, ma che emozione l’Olimpico» E spunta una bandiera americana Italia gli resta solo il campionato per provare a vincere qualcosa nella sua carriera giovanile.
Crampi De Rossi, che in otto stagioni alla guida della Primavera non aveva mai avuto la possibilità di guidare la sua squadra nello stadio dei grandi: «Ci resta solo il campionato, la forza fisica ha fatto la differenza. Ma i ragazzi sono usciti coi crampi, hanno dato tutto quello che potevano dare, sono stati straordinari. Siamo stati molto sfortunati, il terzo gol neanche lo calcolo, il secondo ha deciso tutto, un tiro cross. Loro erano molto chiusi dietro, avevano messo un attaccante in più rispetto all’andata ma i loro mediani non ci hanno dato spazio. E nel nostro miglior momento è arrivato il gol della Fiorentina, sia nel primo che nel secondo tempo. Il campo ha influito: siamo abituati al sintetico, insieme alla tensione, e all’età degli avversari, più grandi di noi, è uno dei fattori che ha determinato i nostri crampi nel finale» . Deluso come tutti gli altri Viviani: «Abbiamo preso due gol da fantascienza, abbiamo fatto una buona partita, giocando palla a terra, ringraziamo i tifosi che ci sono stati vicini. Le sconfitte aiutano a crescere, il gol all’Olimpico un’emozione indimenticabile» .
Accoglienza Facce tese e gambe tremolanti all’ingresso in campo, sei titolari su undici lo scorso anno facevano gli Allievi, nella Fiorentina uno solo, il brasiliano Matos. Nei volti l’emozione, che di lì a poco avrebbe un pessimo scherzo. «Roma Roma» e l’annuncio delle formazioni alla solita maniera catapultano tutti nella realtà. Le curve sono chiuse, ma il colpo d’occhio è comunque suggestivo, con il cuore del tifo in Tribuna Tevere, da dove parte qualche fumogeno e spunta uno striscione: «Di questa Primavera i fiori più belli» . In tribuna Maria Sensi (non c’è Rosella), Peruzzi, Borriello, Pizarro e naturalmente Montella.
Nuova era Bruno Conti, senza riferimenti a chi verrà, aveva congedato la Sensi: «Ringrazio il presidente per aver messo sotto contratto la maggior parte di questi ragazzi» . Mentre Di-Benedetto sarà comunque fiero di questi ragazzi, è spuntata fuori una bandiera americana. Il futuro è già qui, ma per una sera il viola ha cancellato stelle e strisce.