«Dicembre ci dirà chi siamo», aveva detto Claudio Ranieri prima della partita contro il Lecce. Le risposte sono arrivate e il ruolino di marcia è composto da tre vittorie e una sconfitta. Ora manca la prova del 9 contro il Milan il 29 a San Siro. Con il Parma finisce in goleada, ma l’allenatore preferisce rimanere con i piedi per terra. Ha ancora negli occhi il secondo tempo del Sinigaglia che lo ha scioccato e fatto infuriare.
Come scrive il Messaggero, intanto si gode la vittoria di ieri, firmata Dybala: «Ripeto ciò che disse Mourinho: c’è grande differenza tra una Roma con Dybala e una senza.
Ma a stupire tutti sono stati gli zero cambi. Ranieri non ha toccato l’undici iniziale, una cosa che non si vede quasi mai soprattutto nell’era delle 5 sostituzioni: «Non ho fatto cambi non perché questi sono i titolari o gli altri le riserve, ho visto che stavano interpretando bene la gara e non c’e rano cali di tensione. Stavano facen- do bene e ho detto ‘va bene, continuo con questi qua senza fare stravolgi- menti. Me l’hanno chiesto anche i miei collaboratori».
Sugli scudi anche i soliti Hummels e Paredes: «A Como non li avevo e quando ci sono loro la squadra gioca con più sicurezza. Che vi devo dire su Mats? È un campione del Mondo, ha giocato una finale di Champions, sta bene fisicamente anche se per tutta la settimana ha avuto la febbre. Quando mi dice che sta bene gioca».