Ranieri: “Voglio che Hummels, Paredes e Dybala facciano parte della squadra del...

Ranieri: “Voglio che Hummels, Paredes e Dybala facciano parte della squadra del futuro. Vogliamo tenere Saelemaekers”

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Campionato di calcio serie A 2024/2025 Roma vs Parma 17° Giornata

Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa a due giorni da Roma-Milan:

Come sta Cristante? Può essere più funzionale contro il Milan l’utilizzo di un centrocampista in più?

“Decido sempre la sera prima, domani vedremo. Hanno tutti la mia fiducia. Hanno recuperato tutti. Cristante? Ho letto qualche critica ai nostri dottori ma bisogna spezzare una lancia per loro, hanno fatto quello che il referto ci ha detto. Abbiamo subito rimproverato chi dovevamo rimproverare e siamo corsi ai ripari”

L’allenamento aperto il 1 gennaio è una forza in più?

“Si, i nostri tifosi sono il nostro sangue, ci danno energie e voglia di lottare. Siamo professionisti, ma con un pubblico che ti spinge è meglio Quando ero ragazzo facevamo le amichevoli vicino a Roma, allora si aprivano di più gli allenamenti. Quando mi hanno chiesto questa cosa ho deciso di lasciare tutto aperto di modo che i bambini si possano innamorare della Roma”

Più complesso il lavoro di Fonseca o il suo?

“Gli allenatori quando prendono una squadra hanno sempre delle difficoltà, poi sta a loro riuscire a gestirle e superarle. Dipende dalle piazze e dall’incontro che si fa con gli addetti ai lavori. Io sono stato fortunato a trovare giocatori slendidi e una società sempre a mia disposizione. So che ho un compito doppiamente gravoso ma lo sto portando avanti con tutto il mio entusiasmo e il mio amore”

Vuole che Dybala, Paredes e Hummels facciano parte della squadra del futuro

“Sicuramente. Così, secco”.

Ha studiato qualcosa per limitare Reijnders?

“Il Milan, se analizziamo i giocatori uno per uno, ha un organico di grande qualità, con elementi fortissimi e particolari. Credo che sia fondamentale per tutta la squadra, nel momento in cui si perde la palla, mantenere la massima attenzione. Il Milan è una squadra che, sul proprio campo, incassa pochissimi gol: mi sembra sia la seconda migliore in questa statistica, subito dopo il Bologna. Noi, invece, siamo tra le squadre che segnano meno in trasferta. Per questo, dovremo fare una partita eccezionale”.

Come si approccia la sua squadra alle gare contro Milan e Lazio? Cosa le sta trasferendo?

“Io cerco di dare serenità, poi negli allenamenti voglio sempre il massimo e non sono mai contento. La partita col Milan si carica da sola, tutti vorrebbero giocare a San Siro. Sono convinto che faremo bene. È importante dare tutto fino all’ultimo secondo, i piccoli particolari a volte fanno i risultati. Noi dovremo stare attenti a questi”

La scelta dell’ amministratore delegato? Lei è coinvolto?

“Io sono coinvolto solo nell’aspetto tecnico, non entro in questi meandri. Queste sono cose delicate che spettano alla società”

Qual è la sua posizione e quella del club su Pellegrini in vista del mercato di gennaio?

“Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte, le valuteremo come tutte le altre, per tutti gli altri, né più né meno. Mi auguro che Lorenzo possa restare qui con noi, ma deve essere contento anche lui, questa è la cosa più importante”.

Su Svilar?

“Lasciamo perdere i paragoni tra portieri. Da quando sono arrivato, sta facendo veramente molto, ma molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro, ma anche rinviare velocemente lungo. Una volta che i giocatori sono catechizzati, li lascio liberi. Poi, in campo, sono loro a prendere le decisioni. Noi allenatori possiamo urlare, ma molte volte gridi al tuo giocatore che ti sta a due metri e non ti sente assolutamente. Quindi, cerchiamo di dare delle indicazioni, ma poi sta a loro interpretare in base alla loro esperienza e a quello che sentono in quel momento. Il portiere, però, è colui che ha un’influenza ancora maggiore sull’andamento della gara. Lui sa quando accelerare e quando rallentare l’inizio dell’azione”.

Vuole confermare Saelemaekers? Domani parlerete col Milan?

“Ma solitamente, quando si va a giocare, c’è poco da parlare con la controparte. Saelemaekers si è ambientato benissimo a Roma, per cui è uno di quei giocatori che vogliamo tenere. C’è anche la questione con Abraham. Vediamo come si svilupperanno le cose”.

È stato più difficile allenare i giocatori che non sono entrati contro il Parma?

“Allora, tante volte si fanno dei cambi perché l’avversario fa dei cambi e cambia un po’ la partita. Mandando dentro altri giocatori, dai altre disposizioni. Lì stavano tutti spingendo. Io voglio che si spinga fino all’ultimo secondo della partita. Stavano tutti giocando bene, tutti. Per cui non mi è sembrato doveroso fare dei cambi. Non ho pensato al perché e per come. Ho visto che andavano, spingevano. Tutti stavano sul pezzo. Ho detto: ‘Beh, continuiamo così’. Tutto qua”.

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