Ieri la vicenda relativa alla revoca del pubblico interesse sul progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle – senza la quale non si può individuare una nuova area – ha vissuto di una giornata importante, ma ancora interlocutoria nonostante la Sindaca Raggi avesse annunciato che si sarebbe votato a favore della revoca. Come scrive la Gazzetta dello Sport (M.Cecchini), oggi ci sarà un nuovo tentativo (h.14:00), con una seconda convocazione che necessiterà di almeno 16 consiglieri (ieri il numero minimo legale era 24).
La Roma entro domani spera che si concluda questa vicenda con il voto, anche perchè la prossima settimana entrerà in scena il bilancio e la vicenda rischia di finire nelle mani della prossima giunta comunale. In ogni caso, con la Raggi in grado di controllare non più di 20 voti, all’incasso politico potrebbe passare il Pd, che ha proposto 7 emendamenti assicurando sulla carta i voti necessari per ottenere la revoca, trascinandosi dietro anche coloro che ora sono all’opposizione. Per due motivi: in primis la mancanza della firma di Eurnova sull’atto di obbligo per l’indisponibilità dei terreni, tra luglio e ottobre, a causa di un pignoramento pregresso; poi il no di uno dei due proponenti – la Roma – a giocare a Tor di Valle. Eurnova (acquistata da Vitek), intenterà sicuramente una causa con possibile richiesta di risarcimento danni intorno ai 60 milioni, ma gli emendamenti presentati dovrebbero tenere il Comune a riparo dagli effetti risarcitori di un’eventuale sentenza negativa.