Ricorso per Perrotta? Solo se il Giudice darà più di una giornata

Ricorso per Perrotta? Solo se il Giudice darà più di una giornata

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CORRIERE DELLO SPORT (E. PINNA) – Cosa può fare la Roma in caso (certo, visto che ha preso un cartellino rosso) di squalifica di Simone Perrotta ( posto che per De Rossi, colpevole di una gomitata a Belmonte, c’è poco da fare)? Vediamo le possibilità. In caso di squalifica per una giornata, la società giallorossa ha le mani legate: l’espul­sione con rosso diretto si porta sempre dietro un turno di squalifica che non è appellabile. Diverso, anche se compli­cato, il discorso nel caso il Giudice sportivo commini al centrocampista della Roma più di una giornata (da Tri­goria ipotizzano due). In questo caso, la società giallorossa potrebbe propor­re reclamo, per avere almeno un turno di stop di sconto. Per farlo, però, può mettere in campo tutte le armi tese a dimostrare solo la minor colpevolezza del proprio tesserato (visto che è chia­ro che non si tratta di scambio di per­sona, nel qual caso sarebbe stato possi­bile anche avvalersi della prova televi­siva). Il fatto che Masiello abbia “ritar­dato” la propria caduta dopo il “colpet­to” ricevuto da Perrotta potrebbe esse­re uno dei punti da mettere nel dossier da presentare, eventualmente, alla Cor­te di giustizia federale.

Per quanto riguarda De Rossi, inve­ce, la pena prevista per la « condotta violenta nei confronti dei calciatori » è, come minimo, « la squalifica per tre giornate o a tempo determinato» . E se tre giornate arriveranno, dopo la deci­sione di Gianpaolo Tosel, per la Roma sarebbe poco praticabile proporre l’ap­pello. Proprio perché tre turni è la san­zione minima prevista dal così detto “ tariffario” del Codice di Giustizia sportiva.

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