GAZZETTA DELLO SPORT – Rimane in carcere Almir Gegic, l’ex calciatore serbo costituitosi nel novembre scorso dopo oltre un anno di latitanza nell’ambito dell’inchiesta cremonese sul calcioscommesse. Lo hanno deciso I giudici del Tribunale di Brescia che hanno respinto la sua richiesta di scarcerazione. Proprio durante l’udienza di martedì scorso, il procuratore Roberto dl Martino aveva rivelato che Gegic durante un Interrogatorio aveva riconosciuto Mister X, l’uomo Incontrato per due volte a Milano che proponeva risultati sicuri di partite dl Serie A in cambio di 600 mila euro. Per Il pm Gegic è a conoscenza di molti altri paricolarl e la sua collaborazione è stata parziale. II gip Guido Salvini, nell’ordinanza che confermava Il provvedimento cautelare, scriveva: «non è credibile la sua versione, specie con riferimento al rapporti con Ilievsky (l’altro membro del gruppo degli zingari tuttora latitante, ndr) del cui spostamenti e coinvolgimentl, come quello in occasione della partite con la Lazio, non sarebbe stato al corrente». Per iI gip, Gegic doveva restare in carcere perché «è soggetto caratterizzato da una significativa pericolosità sociale, che si desume dal numero elevato dl episodi in cui è stato coinvolto (almeno una quarantina), dal consolidati rapporti con soggetti inquadrabili nella criminalità organizzata internazionale». Il legale di Geglc, Roberto Brunelli, attende le motivazioni del provvedimento dei giudici bresciani per decidere se ricorrere In Cassazione