Il calcio ha vinto almeno il primo braccio di ferro col governo. 4 regioni a guida Pd (più la Sardegna) hanno aperto agli allenamenti anche per i calciatori, a patto di garantire la distanza di sicurezza tra singoli e così almeno 5 squadre apriranno i campi ai giocatori, derogando al dpcm. Per questo il Ministro dello Sport Spadafora ha dato mandato al Comitato scientifico di valutare se autorizzare i club ad aprire i centri sportivi ai giocatori. Oggi la decisione definitiva. La palla però resta nelle mani del governo: mercoledì il nuovo decreto del premier Conte potrebbe chiudere definitivamente il campionato proprio su input del comitato scientifico. Anche se la Serie A spera e si aggrappa alla Premier, che ha votato compatta perla ripresa del campionato, e alla Germania.
Come riporta la Repubblica, ad emergere di ora in ora, con varie gradazioni a seconda della curva dei contagi, è soprattutto l’inquietudine dei calciatori, divisi dalle differenze di ingaggio e di tutele, ma uniti dalla preoccupazione per la propria salute, che tanti sussurrano in privato. «Non capisco il silenzio e non capisco perché non ci si stia ponendo la domanda più semplice: i calciatori vogliono o non vogliono ripartire?», è l’interrogativo di Marco Tardelli.