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Ripresa calcio, oggi il verdetto del CTS sul nuovo protocollo della Lega: niente ritiro e più tamponi per tutti

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Nella giornata di ieri, come noto, la Lega di Serie A ha inoltrato al Governo – tramite la FIGC – il nuovo protocollo sanitario con alcune modifiche che rispettino quanto richiesto dai club per poter ottenere l’ok alla ripresa degli allenamenti collettivi e successivamente al ritorno in campo. Il CtS oggi si esprimerà in merito alle richieste del calcio italiano, con una comunicazione ufficiale che dovrebbe arrivare in serata.

Nelle more del documento redatto ieri dai medici dei club e firmato dal presidente di Lega Dal Pino, si notano alcune modifiche interessanti: confermata l’indicazione del c.d. Gruppo Squadra, composto da calciatori, allenatori, massaggiatori, fisioterapisti, magazzinieri e altri componenti dello staff, etc. oltre, naturalmente, il Medico/i Sociale/i. Questi soggetti lavoreranno solo in ambienti sanificati e in cui sarà possibile mantenere le distanze di sicurezza, evitando inutili assembramenti. Le società dovranno indicare preliminarmente le strutture che utilizzeranno: dai campi sportivi, agli spogliatoi, alle palestre e ad altre aree del centro sportivo, utilizzabili in via esclusiva solo dal Gruppo Squadra. Tutto il personale extra, che opera a margine dei suddetti, compresi i fornitori, non saranno sottoposti a screening, ma dovranno mantenere le distanze di sicurezza e utilizzare i dispositivi individuali, entrando e uscendo dal centro sportivo attraverso accessi esclusivi.

AUMENTO DEI CONTROLLI – La novità riguarda l’individuazione al giorno 0, di due gruppi di soggetti: i COVID+ ovvero “accertati e guariti e soggetti che su giudizio del responsabile sanitario abbiano avuto sintomi riferibili tra i quali, a titolo non esaustivo, temperatura corporea > 37,5 °C, tosse, astenia, dispnea, mialgie, diarrea, anosmia, ageusia”.

I COVID- soggetti asintomatici (non testati). Anche coloro che sono stati a contatto con positivi ma sempre rimasti asintomatici e non testati. Inoltre, e in particolare, staff tecnico/societario o familiari.

E’ previsto un sostanziale aumento dei controlli: dopo l’esame clinico del responsabile sanitario e la ricerca della carica virale al giorno 1, si effettueranno tamponi ogni 4 giorni. Il test sierologico per la ricerca IgG/IgM/ [IgA] verrà effettuato al Tempo zero e verrà ripetuto ogni 14 giorni. L’approvvigionamento dei test molecolari, specifica il protocollo, “non deve minimamente impattare sulla disponibilità del reagentario da dedicarsi in maniera assoluta ai bisogni sanitari del Paese”, e si intende esclusivamente a carico delle singole Società”.

Sul piano degli allenamenti, allenatore e staff indosseranno la mascherina e staranno a due metri di distanza. Mezzi propri per arrivare a andar via dalle sedute, tutti i soggetti dovranno esser dotati di DPI. Dovranno essere evitati, per quanto possibile, autisti. La società deve predisporre termoscanner a distanza e saturimetro all’ingresso del luogo di allenamento. Chi avrà oltre 37°5, dovrà far ritorno al proprio domicilio, ove verrà seguito in ottemperanza alle linee guida del Ministero della Salute. Le sedute in palestra, almeno per la prima settimana, dovranno continuare ad essere ridotte all’essenziale privilegiando l’allenamento fisico all’aperto. La Serie A chiede di escludere l’obbligo del ritiro, in assenza per molte società di strutture idonee ad ospitare l’intero gruppo squadra. 

LA QUARANTENA – “Qualora, durante il periodo di ripresa degli allenamenti di gruppo, ci sia un caso di accertata positività al COVID-19, si dovrà provvedere all’immediato isolamento del soggetto interessato. Da quel momento, tutti gli altri componenti del gruppo squadra verranno sottoposti ad isolamento fiduciario presso una struttura concordata; saranno sottoposti ad attenta valutazione clinica sotto il controllo continuo del Medico Sociale, saranno sottoposti ad esecuzione di Tampone (anche rapido) ogni 48h per 2 settimane, oltre ad esami sierologici da effettuarsi la prima volta all’accertata positività e da ripetersi dopo dieci giorni, o secondo periodicità o ulteriore indicazioni del CTS. Nessun componente del suddetto gruppo squadra potrà avere contatti esterni, pur consentendo al gruppo isolato di proseguire gli allenamenti”

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