Il Prof. Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, è intervenuto ai microfoni di CentroSuonoSport, nel contenitore pomeridiano 1927, per chiarire quanto espresso nei giorni scorsi sul tema stadi: “Non sono un tifoso, sono agnostico sul calcio, ma nei giorni scorsi ci tengo a chiarire che la dichiarazione sul possibile ritorno a luglio negli stadi mi è stata un po’ tirata fuori. Credo che, come si stia cercando di riaprire le attività e l’accesso a diverse strutture, si possa parlare di un graduale ritorno alla normalità anche per gli stadi, ma con estrema cautela. E’ evidente che si potrà solo eventualmente riaprire ad un numero ridotto di spettatori, che evitino assolutamente di stare a contatto tra loro. So che lo stadio non è una chiesa o un teatro, quindi bisogna tenere conto purtroppo della dinamica dell’aggregazione e del modo in cui si tifa, soprattutto nelle curve, dove penso sia improbabile imporre un distanziamento ai tifosi”
Sul tema della quarantena di 14 giorni, che il CTS non vorrebbe rimuovere dal protocollo sanitario per la definitiva ripresa del campionato, Pregliasco ha affermato: “Non conosco di preciso quale sarà l’orientamento ultimo del comitato su questo, ma ritengo improbabile in questo momento derogare alla quarantena, perchè non abbiamo a disposizione tamponi a sufficienza. Derogare significherebbe sottoporre gli atleti ad una marea di tamponi e test sierologici, col rischio comunque di innescare nuovi focolai se non gestiti al meglio”