Ritiro, lavoro, psicologia: così la Roma cambia pelle per l’uragano Mou

Ritiro, lavoro, psicologia: così la Roma cambia pelle per l’uragano Mou

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Josè Mourinho si avvicina al mondo Roma. Per prima cosa, alla fine del campionato, ha chiesto un report di tutta la stagione su ogni aspetto riguardante qualsiasi giocatore. L’analisi comprenderà anche il delicato capitolo infortuni, che ormai da un decennio falcidiano le stagioni della Roma, nonostante tutti i lavori che sono stati fatti ai campi di Trigoria. Questo sarà un aspetto fondamentale, anche perché la prossima annata dovrebbe nascere nel segno di una rosa ridotta a 22 giocatori. Intanto si sta pensando a un ingresso in grande stile del portoghese. Così, complice il via libera all’apertura parziale degli stadi, non si esclude che Mourinho possa essere presentato all’Olimpico, e questo lascerebbe prevedere almeno ventimila tifosi pronti a invadere gli spalti.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, si studia anche il luogo del ritiro, probabile si faccia a Trigoria, come negli ultimi anni, anche perché il centro sportivo è stato rimodernato in tutti i suoi aspetti. Il problema di base, infatti, riguarderebbe la questione dei tamponi anti-Covid e la loro processabilità in tempi rapidi in luoghi diversi da Roma. Le strutture della sede sono di primo livello, ma sono attese modifiche, dalla sala pasti al menù, dagli spogliatoi agli hotel sedi dei ritiri prepartita. La prima parte della preparazione, tra l’altro, sarà senza i nazionali impegnati all’Europeo. La preparazione dovrebbe essere mirata per una partenza sprint, che porti subito entusiasmo al gruppo e alla piazza.

 

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