A Radio Anch’io lo Sport ha parlato l’arbitro della finale di Coppa Italia Gianluca Rocchi. Questo il suo bilancio della finale e il suo parere sulle tecnologie: “È stato un piacere arbitrare Milan-Juventus, perché i giocatori sono stati bravi: non mi hanno mai messo in difficoltà, soprattutto nei primi 90 minuti; in pratica, ho dovuto solo seguire il gioco. Quando i calciatori pensano solo a giocare, un arbitro a quel punto deve soltanto accompagnare. Per questo il miglior torneo in cui dirigere è la Champions League, perché è dove si gioca il calcio migliore”.
“L’ammonizione di Chiellini è stato un atto dovuto. La sua richiesta di ammonire Honda è stata troppo plateale, mentre io, ovviamente, l’avevo già valutata”. “Moviola? Siamo anche noi curiosi di vedere come funzionerà. Noi arbitri abbiamo sempre detto che tutto quello che ci può aiutare in situazioni difficili è il benvenuto. L’obiettivo di un arbitro è azzerare gli errori, non incidere negativamente su una gara. Interviste post partite? Sono favorevole, ma solo se questo strumento non si trasformerà nel processo all’arbitro a fine gara, ovvero se sarà usato solo per farci confessare un errore o meno”.