GAZZETTA DELLO SPORT (A. CATAPANO) – Andando a spasso nei sogni degli altri, solo così si può raccontare la scelta del prossimo allenatore della Roma. Un romanzo in cui c’è tutto— viaggi, suggestioni, atmosfere, incontri— tanto da chiedersi dove sia il confine tra realtà e sogno. Ma a cui manca ancora il finale. Su chi ricadrà la scelta? I nomi sono tanti, e pure qui è ancora difficile distinguere tra suggestioni e canditature, abboccamenti e trattative. Villas Boas, Guardiola, Ancelotti, Mazzarri quelli con cui, certamente, si è stabilito un contatto. Gasperini quello che verrebbe di corsa. Wenger e Zola le ultime suggestioni. Mentre Capello e Mourinho non sono mai entrati in scena. Franco Baldini ne ha incontrati alcuni in questi mesi, tutti sono sembrati entusiasti all’idea, più d’uno però, come vedremo, ha preso tempo: se potessi aspettare un anno…
Ci ha fatto la bocca Ecco perché Vincenzo Montella — che ha già avuto un primo confronto con Baldini — può giocarsi le sue carte, almeno per un’altra stagione, soprattutto se la Roma dovesse saltare un giro di Champions. Anche se a sentire lui è più probabile il contrario. «Secondo voi porterei la squadra in Champions per lasciarla a qualcun altro?» . Ora, detto che il 4 ° posto è lontano sei punti e la rincorsa passa stasera da Udine («Sfida decisiva, uno spareggio» ), e ricordato pure che non potrà autonominarsi, sull’argomento si segnala un Montella finalmente seccato, tra battute («Magari farò il secondo a Guardiola…» ) e frecciatine: «Le parole di Capello? Un allenatore dovrebbe organizzare la squadra per dire ad un attaccante quando e come rientrare…» . Pessoa e dintorni Un giorno a Lisbona, pranzo e caffè all’ombra del poeta, Baldini ha incontrato Andrè Villas Boas, l’allenatore del momento. 33 anni, già assistente di Mourinho, al primo anno da titolare col Porto ha vinto lo scudetto e viaggia veloce in Europa League. Per età, idee, charme il preferito del futuro d. g. giallorosso. Al primo incontro, Baldini ha illustrato il progetto DiBenedetto, l’interlocutore si è mostrato interessato. Al secondo, Villas Boas aveva già studiato note e caratteristiche di tutta la rosa romanista, ma fatto pure due comunicazioni. La prima: ho un pre-accordo con il Liverpool. La seconda: Mou mi ha detto che non sono ancora pronto per l’Italia. Se lo ha detto lui, ma varrà pure per l’Inter? Metti una sera a cena Se vale anche quanto detto da Pep Guardiola a Baldini, nel corso di una cena londinese, all’Inter dice male. «In Italia solo alla Roma» , tanto avrebbe promesso il Pep. Un sogno, magari più realizzabile tra un anno, quando avrà esaurito il rapporto col Barcellona. Che già ora sembra trascinarsi lento.
Quante pretese Charlie l’esigente, quando volava col Chelsea ha nicchiato, poi si è rifatto sotto, con tanto di condizioni: partecipazione alla Champions, cinque grandi acquisti, il primo deve essere Pirlo. Qualcosa altro, sir Ancelotti? A risentirci. Come ha detto ieri lui: «Ora l’obiettivo è rimanere al Chelsea e l’anno prossimo allenerò qui, però in futuro sì: il 7 luglio (giorno del raduno, ndr), ma non si sa di quale anno, potrei allenare la Roma» .
Se telefonando A proposito, ultimamente Walter Mazzarri si è sentito spesso con Gian Paolo Montali, chiedendo lumi sul progetto americano, entusiasta all’idea di allenare la Roma. Siccome pare affascinarlo parecchio pure la Juventus, forse è più lui che vuole lasciare Napoli ancora sulla cresta dell’onda. Saranno contenti al San Paolo.