È la notte da non sbagliare: «la partita più importante dell’anno». Il red carpet è a un passo e porta diretto all’entrata per le semifinali di Europa League dove, a meno di clamorosi colpi di scena, ci sarà di nuovo la bestia nera Manchester United. Prima però la Roma di Fonseca all’Olimpico (ore 21) dovrà difendere l’impresa di Amsterdam e far valere il 2-1 dell’andata contro un’Ajax che nella storia recente ha dimostrato di saper rimontare in trasferta (chiedere al Real Madrid e Juve nel 2019). Per questo guai a sottovalutare l’impegno anche perché – viste le difficoltà in campionato – il percorso in Europa League è l’ultima speranza della Roma di approdare in Champions senza considerare che a Trigoria non entra un trofeo internazionale da 60 anni (Coppa delle Fiere del 1961).
«È la partita più importante della stagione finora. Non dobbiamo pensare alla gara di Amsterdam, voglio una squadra che ha voglia di lottare. Servirà l’atteggiamento delle ultime due gare. L’Ajax è molto forte a pressare ma abbiamo impostato la gara per non fargli fare quello che vuole. Sappiamo cosa c’è in ballo», assicura Fonseca che vive nell’ombra di Sarri, ma pure nella voglia di lasciare la capitale da vincente.
Come scrive F.Balzani su Leggo, a sinistra mancherà Spinazzola e toccherà al giovane Calafiori già chiamato in causa ad Amsterdam. Ten Hag recupera l’ex Stekelenburg in porta. Davanti provvidenziale il ritorno di Mkhitaryan alle spalle di Dzeko e al fianco di capitan Pellegrini mentre Smalling è ancora out. «Ha iniziato ora il recupero individuale sul campo, penso sia vicino al rientro ma è una questione di fiducia da parte sua», assicura Fonseca. L’unico ballottaggio: Diawara-Villar, con lo spagnolo destinato a tornare in panchina.