CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Poco prima di cena, Zeman è uscito dall’albergo e si è rintanato in un angolo. In un battibaleno è stato raggiunto da una quindicina di ragazzini, capaci di sfidare fino alla tarda serata il freddo pungente che si è impossessato di Siena per osservare da vicino i prestigiosi ospiti. Finito l’assedio dei cacciatori di autografi, Zeman ha acceso una sigaretta e l’ha fumata in solitudine, assorto nei suoi pensieri. (…)
IL PRECEDENTE – La domanda preliminare da porsi è: perché Zeman dovrebbe toccare una linea che ha evitato guai alla difesa nelle ultime due partite? Con Bradley davanti alla difesa, o addirittura scalato tra i due centrali Marquinhos e Castan, e la coppia Pjanic-Florenzi come interni, la Roma ha vinto contro Torino e Pescara senza incassare gol. Ma il risultato non accontenta mai il maestro, convinto che per completare il tris di vittorie consecutive (alla Roma manca da gennaio) ci sia bisogno di una qualità di gioco superiore. «Bradley ha fatto due partite da mediano, più che da regista – ha detto ieri Zeman – ed è andato molto bene in fase difensiva. Ma per fare il regista delle mie squadre serve qualcosa di più che ha Tachtsidis e non ha Bradley. Tachtsidis è un giocatore di costruzione. Anche più di De Rossi, che è bravo nella rottura» . Senza gli acciacchi della scorsa settimana, forse Tachtsidis avrebbe giocato titolare pure a Pescara. Dunque, a maggior ragione dovrebbe essere rispolverato oggi, al cospetto di un allenatore (Cosmi) che in estate aveva provato a portarlo a Siena.
COMBINAZIONI – Ma se gioca Tachtsidis, non è assolutamente sicuro che esca Bradley. Anzi. Considerando che Zeman è molto soddisfatto del rendimento dell’americano, soprattutto nel ruolo di interno, potrebbe trattenerlo tra i titolari spostandolo di qualche metro. Se il ragionamento è corretto, rischia il posto uno tra Pjanic e Florenzi. Nel toto-formazione stavolta potrebbe essere escluso proprio Florenzi, sempre utilizzato nelle prime tredici partite: nelle ultime settimane ha accusato fastidi muscolari dovuti all’ipersfruttamento. Certo, Zeman non vede Pjanic nella zona di Totti, sul centrosinistra. Ma i movimenti di Totti, partita dopo partita, stanno diventando così “totali” da non poter essere ingabbiati in una posizione: a Pescara, dove ha concluso da centravanti, ha calpestato ogni millimetro d’erba per mettersi al servizio dei compagni. (…)
MISTERO – E mentre in difesa non ci possono essere dubbi, con la conferma del quintetto formato da Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan e Balzaretti, in attacco la Roma si presenta ancora una volta con gli uomini quasi contati. Nonostante l’infortunio di Lamela e i dolori di Osvaldo, resta solo Nico Lopez come possibile cambio. Il giovane Tallo è stato ancora lasciato a casa per scelta tecnica. Inizialmente era stato investito del ruolo di sostituto di Bojan. Ma Zeman, che lo giudica un centravanti, non lo ha mai preso in considerazione.