Roma, alla scoperta del ‘vero’ Mkhitaryan: imprevedibilità, intelligenza calcistica e leadership tecnica

Roma, alla scoperta del ‘vero’ Mkhitaryan: imprevedibilità, intelligenza calcistica e leadership tecnica

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FOCUS CGRLa Roma sta scoprendo il ‘vero’ Henrikh Mkhitaryan. Trequartista, mezzala, rifinitore, regista offensivo, leader tecnico, insomma calciatore totale. Lo sta scoprendo la Roma, perchè a livello europeo e mondiale, il talento dell’armeno è consacrato da fatti, numeri e commenti dei suoi ex allenatori: “E’ il giocatore più forte che abbia mai allenato” (Lucescu). “E’ un calciatore fantastico, con l’attitudine e la mentalità giusta” (Klopp). “E’ una mente superiore in campo” (Wenger). Tutti pareri in linea con quello di Fonseca, espresso recentemente in conferenza stampa: “Mkhi è un calciatore forte, è uno dei più intelligenti che abbia mai allenato. Può giocare in tutti i ruoli, forse anche in porta“.

Definizioni e considerazioni, che confluiscono in un unico, evidente, pensiero: Mkhitaryan è un calciatore che sa e può fare la differenza in qualsiasi momento. Gli infortuni ne hanno fortemente frenato il rendimento, ma nell’ultimo mese l’armeno è tornato al top fisicamente e in campo si vede. Da sempre abituato a rendere al meglio in squadre molto verticali (ad es. il Borussia di Klopp), stupisce la sua repentina capacità di cambio di passo. L’azione che porta al secondo gol di Kalinic nasce da un’imbucata perfetta di Under, ma il controllo orientato dell’armeno lo mette in condizione di offrire un assist al bacio per il croato. 

NUMERI E LEADERSHIP – stupisce un aspetto, sempre più evidente nella continuità di prestazione mostrata in quest’ultimo periodo dall’ex Arsenal: la capacità di trovarsi sempre col corpo orientato per fare la giocata più utile, che appare facile, proprio perchè concettualmente e tecnicamente Mkhitaryan ha una visione di gioco superiore alla media. Osservarlo fluttuare nella trequarti offensiva, consente di riconoscere un’altra caratteristica fondamentale: l’imprevedibilità. Nella gara di ieri 1 gol, 1 assist, 3 occasioni da gol create, 5 dribbling su 6 riusciti, 5 takles difensivi riusciti e soprattutto l’84% di passaggi riusciti. Numeri che certificano qualità indiscutibili ma anche una leadership fondamentale per Fonseca in questo momento della stagione.

Nelle ultime sei partite tra campionato ed Europa League, l’armeno ha realizzato 3 gol e fornito 3 assist vincenti (in assoluto 6 reti e 4 assist in appena 1131 minuti) ma il dato va letto in combinato con quanto prodotto dagli altri compagni per l’intero arco della stagione: Mkhitaryan con 0.88 a gara, ha la più alta contribuzione ai gol della Roma in questa stagione. Meglio di Dzeko (0.66), Pellegrini (0.62), Perotti (0.55).

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