(…) Ci sono alcuni giallorossi che nell’affrontare i bianconeri, per motivi diversi, avranno delle motivazioni speciali. Soulé e Paredes, ad esempio, sono due ex che con la Juventus hanno qualche conto in sospeso e in assenza del terzo – Dybala – proveranno a farsi rimpiangere. L’esterno alla Juventus è cresciuto: è stato Allegri a prelevarlo dall’Under 23 e a farlo esordire tra i grandi. In bianconero ha segnato anche il suo primo gol in Serie A prima di esplodere definitivamente a Frosinone.
L’estate scorsa la società bianconera aveva necessità di fare cassa (“Thiago Motta mi avrebbe tenuto”, ha detto pochi giorni fa Matias) e la Roma di trovare un successore di Dybala, e così il destino di Soulé si è compiuto. In giallorosso ha faticato all’inizio, ma la cura-Ranieri ha rigenerato anche lui, che dopo le reti a Verona, Parma e Empoli, è alla ricerca del suo primo gol all’Olimpico con la maglia della Roma.
Decisamente da dimenticare, invece, l’esperienza bianconera di Paredes durata una stagione, non memorabile, al termine della quale la Juventus, anche su indicazione di Allegri con cui l’amore non è mai sbocciato, ha deciso di non riscattarlo dal Paris Saint-Germain “liberandolo” per la Roma, che lo ha pagato 2.5 milioni di euro.
Nella Capitale il regista argentino è tornato quello dei bei tempi e oggi, fresco di prolungamento tino al 2026, è uno dei “monumenti” di Ranieri per il presente e per il prossimo anno, sempre che non arrivi sulla panchina romanista il suo “nemico” Allegri. (…) Lo scrive il Corriere della Sera.