A Trigoria la questione arbitrale comincia a diventare ingombrante e preoccupante, visto che i torti subiti sono costati tre sconfitte. La società ha intenzione di muoversi, seppur in via informale, perché non può tollerare errori gravi come quelli capitati contro Lazio e Juventus, nonostante sia finita male anche la partita vinta contro l’Udinese, per l’espulsione di Pellegrini. Dopo l’addio di Fienga toccherà al gm Pinto e al coo Lombardo far presente al Palazzo l’inquietudine dei Friedkin per i torti subiti.
Come scrive il Messaggero, nessun dossier, ma la società ha messo questi tre match e quello contro il Verona sotto la lente di ingrandimento. Contro la Juventus non c’è stato soltanto l’episodio relativo ad Abraham, ma anche il gol della Juventus che nasce da un fallo di mano di Cuadrado e il rigore di Veretout che sarebbe stato da ripetere per l’ingresso di Chiellini. La Roma è inoltre rimasta infastidita anche per la risposta di Orsato a Cristante, diversa rispetto a ciò che dice il regolamento.
L’elenco degli episodi da inizio campionato è lungo: dal giallo a inizio gara a Veretout contro il Verona al rosso a Pellegrini contro l’Udinese, fino al rigore non fischiato su Zaniolo nel derby. Non solo arbitri, però: la Roma sarà presto ascoltata dalla Procura federale per la questione inno, nelle persone di Pinto e Lombardo. La società giallorossa si chiede come mai alla Juventus sia permesso farlo partire dopo quello della Lega: la risposta di quest’ultima è che quella dei bianconeri sarebbe una canzone e non un inno.