REPUBBLICA.IT (M. PINCI) – Salah arriva a Roma, ma non firma. Non ancora, almeno. Mercoledì nella capitale sarà il Salah-day: atteso a Fiumicino il volo che da Londra porterà nella capitale l’attaccante del Chesea. O della Fiorentina, a seconda dei punti di vista.
SALAH-DAY, MA SENZA FIRMA – Proprio questa anomalia però impedirà alla Roma di formalizzare subito il suo acquisto, concluso sotto tutti i punti di vista con il club inglese e con l’agente del calciatore. Insomma, Salah è della Roma, che pagherà al Chelsea 3 milioni per il prestito e 21,5 milioni per il riscatto obbligatorio. Ma la società giallorossa ancora non può dirlo: di certo però gli farà conoscere la dirigenza e Garcia, possibile (anzi, probabile) persino una visita in incognito a Trigoria per prendere confidenza con la struttura e con qualche compagno. Tutto in attesa che si risolva la questione legale. Già, perché la Fiorentina non si è ancora arresa e promette battaglia. Andrà fino in fondo, ancora di più dopo che i tentativi di risolverla diplomaticamente sono tramontati in una fumata nerissima. La Roma non ha acconsentito a concedere scivoli per ingaggiare Destro, il Chelsea ha negato un risarcimento tecnico, come il giovane Solanke.
ROTTURA CON I VIOLA: RISCHIO SQUALIFICA? – La Roma resta convinta che la Fiorentina non abbia nulla in mano per pretendere di controllare il calciatore. Tra quattro giorni giallorossi e Chelsea potranno presentare la richiesta di un transfer provvisorio – visto che la Fiorentina non ha rilasciato il proprio, ritenendo valido il prolugamento del prestito del calciatore – e il documento dovrebbe impiegare una decina di giorni ad arrivare: ovviamente, qualora la Fifa dia ragione ai due club. A quel punto la Roma depositerà il suo contratto in Lega serie A. Dove si troveranno per le mani due contratti di Salah: quello con la Fiorentina e quello con la Roma. I viola pensano che il giocatore possa andare incontro a una squalifica, anche il Chelsea teme questo rischio. A Trigoria, forti del documento firmato dal giocatore che gli dà diritto di veto sul prolugamento del prestito a Firenze e controfirmata dall’ad dei gigliati Mencucci, sono certi di avere in mano le carte giuste per aggiudicarsi la partita.