La sfida di Udine sarà molto importante per capire se la svolta tattica di Di Francesco (virata dal 4-3-3 al 4-2-3-1) sarà definitiva o meno. Per sua stessa ammissione, il tecnico ha scelto di cambiare modulo a Verona «per cercare di smuovere qualcosa nella testa dei miei», confermandolo poi in casa contro il Benevento «per necessità, viste le tante assenze che avevamo». Come scrive la Gazzetta dello Sport (A. Pugliese), ad Udine, il tecnico della Roma torna ad avere tutti gli effettivi a disposizione (eccezion fatta per l’olandese Karsdorp) (…) Le opzioni a disposizione di Di Francesco come trequartista sono tre: Nainggolan, Defrel e Schick, considerando che l’esperimento Perotti è stato bocciato sul nascere proprio domenica scorsa, nel primo tempo con il Benevento.
CON PATRIK – E poi c’è l’opzione per il futuro, far giocare Schick come sottopunta, alle spalle di Dzeko. Un’opzione prettamente offensiva, perché di fatto vorrebbe dire in fase offensiva giocare con il 4-2-4, con Schick che si andrebbe ad affiancare al bosniaco, creando così la coppia di centravanti. Non è un’opzione da scartare, però, non fosse altro perché il 4-2-4 la Roma lo ha già fatto, anche se in situazioni di emergenza.