Tutto ciò che coinvolge la squadra giallorossa si trasforma in psicodramma e così i cechi – vittoriosi per 2-1 grazie ai gol di Kovarik e Chory, intervallate dal pari di Under – e innescano il caso, cioè la contestazione vigorosa dei 700 romanisti che hanno sfidato il freddo di Plzen per assistere alla settima sconfitta stagionale in 21 partite dei propri (ex) beniamini, «respinti» nei saluti a fine partita, non risparmiando neppure insulti (con striscione «Go home») a Pallotta. Insomma, la festa dei padroni di casa, qualificati per l’Europa League a spese del Cska, finisce con la ennesima crocifissione di Di Francesco, che adesso si giocherà tutto col Genoa domenica. Come riporta la Gazzetta dello Sport, tra assenze e quel minimo di rotazioni doverose in vista del delicato match di domenica contro Prandelli, i giallorossi in avvio rilanciano in porta Mirante, in difesa Marcano e sulla trequarti Pastore, per disegnare un 4-2-3-1 più di posizione in mediana – con Cristante e Nzonzi – e un attacco baby (solo) sulla carta peperino, anche perché poco servito sulle fasce da Santon e Kolarov. Certo, con la qualificazione agli ottavi già archiviata e il freddo che morde i muscoli (a volte cadono anche fiocchi di neve), l’impegno romanista è al minimo sindacale, senza contare che la 21a formazione diversa in altrettante partite stagionali non aiuta i meccanismi. Ne consegue una Roma che largheggia nel possesso palla, ma lo fa a ritmi assai ridotti. Nella ripresa – se si eccettua un rigore non concesso su Schick – il Viktoria cresce e comincia a sfruttare meglio le praterie nelle ripartenze, con Santon e Kolarov sempre più in difficoltà e Marcano in crisi. In vetrina va Kovaric, che diventa protagonista. Al 12’ crossa per Cermak che manda a lato da buona posizione, poi al 17’ si mette in proprio quando raccoglie un tiro cross di Kopic e batte Mirante anticipando Santon. La Roma si scuote e sull’asse Nzonzi-Santon costruisce un’azione che Under santifica con un tiro in porta da biliardo. […] Al 27’ ancora Kovarik conclude e sulla respinta di Mirante segna Chory. E’ festa ceca, che per poco Petrzela non anabolizza in contropiede, mentre la Roma sfiora il pari solo su un bel tiro di Cristante al 40’. Troppo poco, anche perché i cambi (Florenzi, Zaniolo e Luca Pellegrini) non producono nulla