CORRIERE DELLO SPORT – La Roma ieri ha siglato un accordo di partership con il collosso dell’animazione Disney. Questo è quanto scrive Il Corriere dello Sport. Il dg gialloroso Franco Baldini, accompagnato dall’a.d. Mark Pannes ha incontrato lo staff della Disney guidato dal direttore dello sports development Mike Millay. Il direttore generale giallorosso ha passato un’ora all’interno dell’Espn Wide World of Sports struttura in cui la Roma dovrebbe svolgere la preparazione invernale la prossima stagione), ha visitato lo stadio, gli altri campi, le strutture annesse, ha visto dal vivo l’organizzazione Disney sotto il marchio Espn, un nome diventato famoso in tutto il mondo e che attraverso la casa madre sarà legato alla Roma. La partnership con la Disney, arrivata ovviamente grazie alla nuova proprietà americana: un passo di straordinaria importanza per veicolare il nome dell’AS Roma anche negli States. L’annuncio ufficiale dell’accordo Disney-AS Roma,confermato Tony Morreale, public relation man della Disney, è solo slittato di qualche giorno e arriverà sicuramente entro la fine della settimana, forse già oggi. L’appuntamento di ieri a Kissimmee era comunque una tappa fondamentale, l’ultima, nell’ambito della partnership Disney-Roma, la verifica diretta degli impianti e dei campi che molto presto si tingeranno anche di giallorosso. Un sopralluogo decisivo quello effettuato dal direttore generale Franco Baldini: doveva sincerarsi che la “facility” della Disney rispondesse a tutte le esigenze e le richieste di una squadra di calcio professionistico di altissimo livello. “E’ stata una visita importante – ha spiegato Baldini al termine dell’ora passata all’interno del centro – tutto mi è sembrato molto bello, un posto davvero straordinario dove una squadra come la Roma può passare una settimana per la preparazione (durante la pausa invernale, ndc) . Ho visto i campi da gioco, che si adattano perfettamente a quelle che sono le nostre esigenze, tutta la “facility”, come viene chiamata, mi sembra sia davvero un posto ideale. Avrei voluto vedere la partita di baseball è uno sport che mi piace, che seguo e che capisco, ma purtroppo il tempo a disposizione era quello che era”.
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