Capitano e baluardo. Per una sera Bryan Cristante si cala in un ruolo speciale: deve essere Pellegrini e Mancini insieme, indicando la strada alla Roma che perde pezzi dopo ogni ostacolo che trova. Nella formazione titolare sarà l’unico italiano in campo, insieme a Kumbulla che è nato a Peschiera però gioca per la nazionale albanese.
Come scrive il Corriere dello Sport, rappresenterà da solo la qualificata pattuglia azzurra che stavolta dovrà rinunciare contemporaneamente a Pellegrini, Mancini, Zaniolo, El Shaarawy e Spinazzola. Non il massimo della vita per un club che punta dichiaratamente su un solido blocco di calciatori italiani, scelti per essere i leader e gli esempi dello spogliatoio.
Per Cristante è la prima volta da capitano nella gestione Mourinho. Non la prima in assoluto con la Roma, anzi: ai tempi di Fonseca, con tutti gli infortuni in serie, gli capitava abbastanza spesso. Ma con il nuovo allenatore, che lo ha scelto pubblicamente e privatamente come punto di riferimento a Trigoria, non era ancora successo. Una responsabilità in più che Cristante si assumerà volentieri, senza tremare. Superato senza traumi il Covid, ha ormai ritrovato una condizione atletica che gli consente di giocare ad alti livelli tre partite a settimana.