Da una parte c’è il grande amore per la Roma e la ritrovata empatia con la squadra, che ha portato a due sold out consecutivi e ad una percentuale di riempimento dell’Olimpico superiore al 90%. Dall’altra una serie di cori inaccettabili prima contro il Napoli (discriminazione territoriale, puniti con 10 mila euro di ammenda, mentre per quelli razzisti contro Osimhen c’è un supplemento di indagine) e poi contro il Milan che hanno portato alla chiusura per un turno della curva Sud. La pena, scrive il giudice sportivo nel dispositivo della sentenza, è “sospesa per il periodo di un anno” ma alla prossima infrazione la squalifica sarà raddoppiata.
In un Olimpico sempre pieno – anche domani sera con il Bodø Glimt saranno oltre 35 mila i tifosi sugli spalti – è percentualmente più facile, ma non giustificabile, che qualcuno si lasci andare a comportamenti non irreprensibili. La società giallorossa è attiva con campagne di sensibilizzazione contro il razzismo, soprattutto nelle scuole, dove i calciatori romanisti parlano ai ragazzi, e per questo i cori razzisti contro Ibrahimovic e Kessie vengono stigmatizzati.
Come scrive il Corriere della Sera, poco conta che Ibra abbia risposto ai tifosi con gesti che gli sono costati un’ammonizione da parte dell’arbitro Maresca. I cori a gran voce “Sei uno zingaro” sono stati annotati dagli ispettori della Federcalcio: il giudice sportivo, vista l’impossibilità di individuare i singoli responsabili, ha deciso di punire l’intero settore. Non è successo lo stesso – e sui social ha scatenato un’altra infuocata polemica – all’Atalanta, che per il lancio di una monetina contro Reina se l’è cavata con una multa di 25.000 euro.
Ad aggravare la situazione per la Roma ci sono i “buu” (“cori di discriminazione razziale” si legge nel comunicato) rivolti a Kessie da parte della curva intera. La Roma non ha ancora deciso se presentare ricorso perché gli avvocati del club stanno studiando le motivazioni del giudice sportivo, che presentano delle incongruenze: non ci sarebbe stata nessuna richiesta da parte degli ispettore della Figc di far leggere un avviso dopo i cori contro Kessie, come scritto nella motivazione del giudice.
Non è stata una serata facile nemmeno per José Mourinho. Non rilasciando dichiarazioni sull’arbitro Maresca ha evitato la squalifica e quindi sarà in panchina domenica (ore 12.30) a Venezia, ma non la multa di 10 mila euro “per avere, al termine della gara, in prossimità dell’ingresso dello spogliatoio dell’arbitro, assunto nei confronti del medesimo un atteggiamento ironico, proferendo parole irrispettose”. Anche in questo caso la Roma non ha ancora deciso se fare ricorso.