FOCUS CGR – Tra le priorità del mercato giallorosso diretto dalla coppia Mourinho-Pinto, non è una sorpresa ci sia da settimane un nuovo portiere titolare. Un ruolo strategico, che la Roma ha faticato a coprire con continuità e soprattutto stabilità nell’ultimo periodo. Ripercorrendo al setaccio le rose giallorosse degli ultimi 20 anni, dalla stagione 2000-2001 ad oggi, è possibile evidenziare come siano stati addirittura 19 gli estremi difensori impiegati almeno una volta dal primo minuto (22 quelli contrattualizzati o acquistati, esclusi i primavera). Insomma da Francesco Antonioli, portiere del terzo scudetto romanista a Daniel Fuzato, protagonista nelle ultime sfide della Roma di Fonseca, la squadra giallorossa ha faticato a trovare un numero uno affidabile.
Il primatista per presenze negli ultimi 20 anni è il brasiliano Doni con 200 gare disputate in tutte le competizioni dal 2005 al 2009. Segue Antonioli con 103 presenze, poi Ivan Pelizzoli (92), Morgan De Sanctis (84) e Szczesny (81). Ai più presenti si aggiungono Pelizzoli, Julio Sergio, Olsen, ma anche Curci, Mirante e Pau Lopez.
Approfondendo meglio i numeri è possibile comprendere quanta discontinuità ci sia stata tra i pali della porta giallorossa soprattutto negli ultimi anni. Dalla stagione 2011-2012, con Marteen Stekelenburg come numero 1, la Roma ha utilizzato ben 10 portieri. Incredibile ancor di più il dato relativo alle ultime 5 annate: Alisson titolare nella stagione 17-18‘, quando la Roma raggiunse la semifinale di Champions, poi Olsen nel 2018, Pau Lopez nel 2019, Mirante all’inizio dell’ultimo campionato, che si è chiuso con l’alternanza che ha ricoinvolto lo spagnolo e addirittura Fuzato. La spesa complessiva nell’era americana per il ruolo di estremo difensore ammonta a circa 45 milioni.
Le statistiche però non finiscono qui. Considerando solo i portieri con almeno 50 presenze da titolare, Doni è il portiere dell’ultimo ventennio romanista con il maggior numero di gare senza subire gol (74 su 200), ma Antonioli è l’estremo difensore con la maggior percentuale di clean sheet – 52 su 103 gare, il 50,4% – segue Morgan De Sanctis con 40 partite senza subire reti su 84 presenze (il 47%), poi Alisson con 26 clean sheet su 64 partite, pari al 40%. Bassissima in questo senso la media di Pau Lopez – 18 su 76 presenze pari al 23% – non eccezionale anche la media di Szczesny (28% pari a 23 gare senza subire reti su 81 presenze).
De Sanctis invece è il portiere che negli ultimi vent’anni ha subito meno reti rispetto alle gare giocate: solo 72 in 84 presenze (media 0,8). Poi Antonioli 103 gol subiti in 103 presenze (1 di media a partita) e Alisson con 66 gol incassati su 64 presenze, media similare a quella del portiere azzurro.
Di seguito le statistiche complete a cura di CGR.com
NUMERI:
NOME – PRESENZE – GOL SUBITI – CLEAN SHEET
Antonioli 103 -103 52
Lupatelli 14 -8 9
Zotti 27 -32 6
Pelizzoli 92 -102 33
Curci 63 -83 13
Doni 200 -217 74
Julio Sergio 61 -72 20
Artur 18 -29 4
Lobont 28 -26 11
Stekelenburg 55 -78 14
Goicoechea 16 -24 4
De Sanctis 84 -72 40
Skorupski 16 -21 3
Szczesny 81 -95 23
Alisson 64 -66 26
Olsen 35 -58 7
Mirante 35 -45 13
Pau Lopez 76 -93 18
Fuzato 5 -7 2