Roma da incubo, Manolas la salva

Roma da incubo, Manolas la salva

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LA STAMPA (M. DE SANTIS) – Perfetta par condicio: un tempo e un punto a testa. L’organizzazione corale dell’Atalanta dei primi 45 minuti e le fiammate individuali della Roma della ripresa si annullano: tre gol, rimpianti, recriminazioni, cose buone e strafalcioni da una parte e dell’altra. Spettacolo e divertimento per tutti, arrabbiature per Di Francesco e Gasperini. Tutto molto bello, ma nessuna delle due alla fine appaia a punteggio pieno il trio Juve-Napoli-Spal. L’Atalanta mastica e respira un calcio organizzato, nonostante ci siano otto cambi di formazione rispetto al primo round dello spareggio europeo con il Copenaghen. Solo uno strano rimbalzo del pallone o un colpo di genio estemporaneo, come il tacco d’autore partorito da Pastore dopo 1’16”, può illudere che ci possa essere una partita. Alla «bottarella» romanista, infatti, segue la grande e grossa risposta dell’Atalanta: un assedio in lungo e in largo, con gli uomini di Di Francesco aggrediti senza sosta e imprigionati all’angolo dalle cavallette di Gasperini, da 16 tiri totali. Dal mazzo del prolungato tiro a segno atalantino è quasi un affare per la Roma che gli avversari vadano a segno solo tre volte: prima con Castagne, correggendo in rete un palo di Zapata, e poi con una doppietta di Emiliano Rigoni, imprendibile per le belle statuine giallorosse Manolas e Fazio.

ASSALTO FINALE – Fischiata dall’Olimpico, piallata in casa dall’Atalanta e non potendo offrire uno spettacolo peggiore, la Roma della ripresa prova a darsi una ripulita con Kluivert, inspiegabilmente lasciato a marcire in panca nel primo tempo, e Nzonzi al posto degli ectoplasmi, teoricamente responsabilizzati dalla partenza di Strootman. Qualcosa, più di pancia che di testa, succede: un’incursione di Florenzi (prima di uscire ko per il ginocchio) accorcia delle distanze che sembravano siderali. Assalto finale giallorosso con Schick e un 3-4-3 emergenziale: Manolas, in mischia, salva la faccia e la pelle alla Roma con la rete del pareggio. Schick, bloccato dal piede di Gollini, e Kluivert, fermato da Castagne, sfiorano il colpo del clamoroso ribaltone. Il delitto resta imperfetto da entrambe le parti. Giusto così.

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