REPUBBLICA.IT (M. PINCI) – Due passi per lo stadio. L’arrivo di James Pallotta a Roma, sabato, coinciderà con l’occasione per la società giallorossa di sbloccare un iter lineare soltanto per la legge che ne scandisce i ritmi. Adesso torna a muoversi.
VIA ALLA CONFERENZA SERVIZI E VERTICE CON ZINGARETTI – Assodato il primo incontro in Campidoglio con la nuova Giunta: alle 11 di mercoledì lo riceverà il triumvirato M5S che ha in mano il dossier: la sindaca Raggi, il vice Frongia e l’assessore all’urbanistica Berdini. Ma il passo più importante sarà un altro. La Regione ha deciso di ignorare il suggerimento del Campidoglio, che inviando il progetto stadio di Tor di Valle in Regione consigliava di “richiedere al proponente (cioè alla Roma) integrazioni alla documentazione”. E di avviare comunque la conferenza dei servizi decisoria. L’ultimo step prima del via libera a scavare sul suolo che dovrà ospitare il futuro impianto giallorosso. Potrebbe partire già martedì. Unngiorno in cui comunque Pallotta sarà in regione: per quella data è infatti fissato l’appuntamento con il governatore Zingaretti: l’occasione per parlare dei prossimi passaggi relativi allo stadio: l’autorità regionale ha 180 giorni di tempo per chiudere la conferenza e dare il parere della giunta regionale. In realtà il termine non è perentorio: per questo sarebbero tutti felicisssimi di arrivare alla fumata bianca per l’inizio della prossima estate. All’interno dell’iter però verrà nuovamente coinvolto pure il Comune: l’assemblea capitolina dovrà infatti ricevere e votare l’approvazione delle variazioni al piano regolatore. In questo senso, la chiacchierata preventiva del presidente Pallotta con la sindaca può servire ad alleggerire la linea di quei grillini che, nel 2014, votarono contro la delibera per il pubblico interesse.