Dal sogno finale (Europa League, Dublino, 22 maggio) all’incubo finale (di stagione, con rincorsa per un posto in Champions). La Roma, che con De Rossi ha brillato e viaggiato spedita, si ritrova a combattere per non buttare via tutto. Ora non c’è tempo per piangere sulle conseguenze di Roma-Leverkusen che già ci si deve affacciare sulla Juve, gara da queste parti mai banale Per Daniele ora il compito diventa duro: deve scegliere gli uomini giusti in queste partite chiave e sperare.
Capire ad esempio, se alla BayArena varrà la pena provarci o rassegnarsi per il bene del campionato: 72 ore dopo ci sarà la trasferta di Bergamo.
Come scrive il Messaggero è difficile scegliere, anche perché, in tanti ruoli non ci sono alternative all’altezza e in questa fase della stagione chiedere uno sforzo in più può essere un rischio.
La Roma, questo raccontano i muri di Trigoria, non vuole lasciare nulla di intentato, vuole onorare al meglio gli impegni, anche quello di giovedì prossimo, insomma alla BayArena non vedremo in campo la Primavera, ma una squadra che, almeno inizialmente, ci proverà. Dieci punti per la Champions, potrebbero bastare. Leverkusen è un capitolo a parte. Lì serve la notte dei miracoli.