CORRIERE DELLO SPORT – Montella chiude la Roma negli spogliatoi. Dopo la prima sconfitta in campionato della sua gestione, il giovane allenatore per la prima volta è stato molto duro con i giocatori. L’allenamento è cominciato con tre quarti d’ora di ritardo, dopo la severa strigliata del tecnico. C’è stata un colloquio dai toni accesi, con il tecnico che ha rivisitato, uno per uno, gli errori commessi contro la Juventus. Montella è stato duro con tutti, ma con un giocatore in particolare: Jeremy Menez. Già in conferenza stampa, a caldo, domenica sera, il tecnico era stato chiaro: « Da Vucinic e Menez mi aspetto di più, hanno un talento eccezionale, ma quando giochi con tre punte non puoi permetterti di non essere decisivo quando attacchi. Le occasioni devono andarsele a cercare, oppure non tentare di risolvere le partite da soli » . Concetti chiarissimi, dilatati nella riunione di ieri, in particolare con Menez, al quale Montella ha ribadito che si aspetta molto di più. Probabilmente non sarà più disposto a dargli fiducia. Il giovane tecnico è stato molto duro nei suoi confronti. Poi in generale ha ricordato a tutti che potevano fare meglio, anche nel primo tempo, quando la superiorità della Roma era evidente e bisognava chiudere la partita, nonostante le prodezze di Storari. Se gli attaccanti esterni fossero rimasti più larghi, seguendo il copione con il quale era stata preparata la partita durante la settimana, la Roma avrebbe potuto trovare il gol con più facilità.
DECISIVA – Sabato la squadra giallorossa gioca in Friuli una partita decisiva per il quarto posto. Uno scontro diretto in casa dell’Udinese, che ha sei punti di vantaggio sui giallorossi. Potrebbe essere l’ultima chance per rientrare nell’Europa che conta, Montella vuole giocatori che siano animati dalla voglia di riscatto. Sta pensando di rivedere qualcosa nella formazione, potrebbe rilanciare Borriello, anche se sa che la Roma fa fatica a giocare con due centravanti senza avere esterni di ruolo.
IN PARTENZA – La situazione di Menez è precipitata negli ultimi due mesi. Dopo il cambio di allenatore non è più riuscito ad esprimersi ai suoi livelli. Il giovane francese è in partenza, anche perchè ha il contratto in scadenza nel 2012 e non ci sono i presupposti per rinnovarlo. Il suo procuratore, Alain Migliaccio, rinvia sempre una soluzione che sembra nell’aria. Lo seguono grandi club, la Roma con la sua cessione può muoversi sul mercato. Migliaccio continua a ripetere che « è prematuro parlare di permanenza o partenza. A Roma stanno arrivando una nuova dirigenza e una nuova proprietà e molto presto si inizierà a parlare della situazione di Jeremy» .
IDEA – Un’idea i dirigenti se la sono fatta. Anche il giocatore è entrato nell’ordine di idee di cambiare aria. Con la maglia giallorossa è cresciuto, ha conquistato la Nazionale, ma già quando arrivò considerava la Roma un punto di partenza e non di arrivo. Con Ranieri dopo qualche contrasto aveva conquistato il posto da titolare, con l’arrivo di Montella per lui è stato più difficile. Il giovane tecnico in qualche occasione lo ha anche ripreso in allenamento. Menez è arrivato nell’ultima stagione di Spalletti, con il quale non ha trovato spazio con continuità, ma ha avuto modo di migliorarsi.