La partenza di Miralem Pjanic destinazione Juventus, ha generato un ginepraio infinito di polemiche nella piazza romanista, con aspre critiche rivolte alla società, e in particolar modo al Presidente Pallotta, reo di aver fatto promesse che poi le logiche di mercato e le esigenze finanziarie della Roma hanno puntualmente disconosciuto.
IL BOSNIACO L’ULTIMO DELLA PRIMA ROMA AMERICANA – Rispetto al primo anno di gestione made in USA, con la cessione di Pjanic non vi è più traccia della prima Roma, all’epoca affidata a Luis Enrique – poi passato dopo appena una stagione alla corte del Barcellona. Sabatini, arrivato a metà luglio ufficialmente nella Capitale, fu costretto ad acquistare ben undici calciatori, quasi tutti riceduti nel giro di due anni.
I anno Americano:
Stekelenburg, Taddei (Rosi), Kjaer, Heinze, Jose Angel; De Rossi, Gago, Pjanic; Lamela, Totti, Osvaldo (Bojan, Borini)
Nel corso della stagione successiva 2012-2013 – oltre all’avvicendamento in panchina tra Zeman e Andreazzoli – vennero acquistati altri otto calciatori che hanno militato con alterne fortune nell’undici titolare giallorosso più o meno per 12 mesi.
II anno Americano:
Stekelenburg, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis (De Rossi), Florenzi; Lamela, Totti, Osvaldo (Destro)
LA RINASCITA CON GARCIA E LE PLUSVALENZE – Le pesantissime critiche rivolte dall’ambiente alla società dopo la cocente sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, modificano le strategie sul mercato della Roma: arriva Rudi Garcia e con lui 5 nuovi titolari che assicurano ai giallorossi esperienza e qualità: De Sanctis, Maicon, Benatia, Strootman e Gervinho, oltre ad Adem Ljajic “dodicesimo” sempre pronto a dare una mano.
III anno Americano:
De Sanctis, Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti (Dodò), De Rossi, Pjanic, Strootman; Gervinho, Totti, Florenzi (Ljajic)
Al termine della stagione saranno 85 i punti in classifica – record della storia romanista – con il primo piazzamento diretto in Champions League dell’era statunitense. Ma la rivoluzione continua…
Di questi infatti – a distanza di appena una stagione – anche per motivi diversi legati ad infortuni e sfortuna, nella formazione titolare resta solo Morgan De Sanctis, oltre a qualche comparsata di Maicon che, reduce dal Mondiale Brasiliano, sembra aver di fatto staccato la spina e Radja Nainggolan, giunto a Roma nel gennaio 2014
In estate altri 6 titolari: Kostas Manolas (sostituto di Benatia ceduto al Bayern tra polemiche e veleni), Yanga-Mbiwa e Astori in difesa, Holebas sulla sinistra; Keita a costo zero, più Iturbe in attacco, pezzo pregiato del mercato romanista, strappato per 24 milioni di euro alla concorrenza della Juventus.
IV anno Americano
De Sanctis, Maicon (Florenzi), Manolas, Yanga-Mbiwa (Astori), Holebas; De Rossi (Keita), Pjanic, Nainggolan; Iturbe (Ljajic), Totti, Gervinho
La Roma strappa con i denti a due giornate dalla fine il secondo posto ai rivali cittadini, vincendo 2-1 il derby grazie alle reti di Iturbe e Mapou, che non faranno parte della nuova Roma 2015-2016, insieme a quasi tutti gli altri calciatori acquistati nell’estate precedente salvo Manolas e Keita, oltre a De Sanctis che si accomoderà in panchina. Dunque via alla quinta rivoluzione su cinque anni, con gli arrivi di Szczesny, Rudiger, Digne, Salah e Dzeko, oltre a Perotti ed El Shaarawy a gennaio e al cambio in panchina (quinto tecnico in cinque anni) con Spalletti che prende il posto del disorientato Rudi Garcia.
V anno Americano
Szczesny, Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Keita (De Rossi), Nainggolan, Pjanic; Perotti, El Shaarawy (Dzeko), Salah
Dal confronto di queste 5 formazioni, si evince in maniera inoppugnabile e oggettiva che la Roma non abbia ricercato – per demeriti, scelte obbligate e sfortuna – una continuità più o meno chiara in termini di formazione titolare, ma abbia posto in essere rivoluzioni tecniche continue che hanno solo in parte aumentato la competitività della rosa giallorossa, reduce comunque nell’ultimo triennio da due secondi posti e un terzo di questa ultima stagione.
Il raffronto con la Juventus campione d’Italia in questi ultimi cinque anni è da questo punto di vista illuminante: i bianconeri sotto le gestioni di Conte (tre anni) e Allegri, hanno inserito e mantenuto stabilmente nel novero del proprio undici titolare ben otto calciatori:
Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner, Marchisio, Pogba*, Evra* ( con i due francesi giunti a Torino nella stagione 2012-2013, la seconda della nuova era vincente della Juventus), più Pirlo e Vidal che hanno disputato quattro stagioni su cinque con la maglia bianconera.
Nella Roma invece oltre alla permanenza, più o meno obbligata, dei tre romani – Totti, De Rossi e Florenzi – che non hanno avuto però nei cinque anni presi in considerazione la stessa “titolarità” assicurata ai dieci juventini, l’unico calciatore che aveva attraversato stabilmente l’intero quinquennio preso in esame, era proprio Miralem Pjanic.
Certamente Kevin Strootman sarebbe stato titolare fisso, ma è arrivato a metà di questo percorso e poi ha subito tre operazioni al ginocchio che lo hanno tenuto ai box negli ultimi due anni; così come Manolas e Nainggolan giunti a Roma due anni e mezzo fa. Sfortunato Castan, che è l’unico “reduce” della seconda stagione Usa, ma il grave infortunio alla testa, lo ha di fatto appiedato nelle ultime due stagioni.
Escludendo i molti arrivati nella Capitale senza trovare fortuna con i colori giallorossi (sono circa 85 le operazioni di mercato effettuate da Sabatini dal 2011 ad oggi), sono ben 37 i titolari che si sono alternati in questa era americana, la media di più di 7 diversi l’anno. Un dato allarmante, che oltre a denotare una certa “bulimia” da mercato, al confronto con la rosa e le scelte Juventine, certifica oggettivamente uno dei principali motivi della famosa “mancanza di continuità” della Roma made in USA.
CONFRONTO ROMA-JUVENTUS
2011-2012
Stekelenburg, Taddei, Kjaer, Heinze, Jose Angel; De Rossi, Gago, Pjanic; Lamela, Totti, Osvaldo
Buffon, Lichsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Asamoah; Pirlo, Vidal, Marchisio; Matri, Quagliarella
2012-2013
Stekelenburg, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Totti, Osvaldo
Buffon, Lichsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Asamoah; Pogba, Pirlo, Marchisio (Vidal); Vucinic, Matri
2013-2014
De Sanctis, Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti, De Rossi, Pjanic, Strootman; Gervinho, Totti, Florenzi
Buffon, Lichsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Vidal (Marchisio); Tevez, Llorente
2014-2015
De Sanctis, Maicon (Florenzi), Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; De Rossi (Keita), Pjanic, Nainggolan; Iturbe, Totti, Gervinho
Buffon, Lichsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Vidal (Marchisio); Tevez, Morata
2015-2016
Szczesny, Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Keita (De Rossi), Nainggolan, Pjanic; Perotti, El Shaarawy (Dzeko), Salah
Buffon, Lichsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Evra (Alex Sandro); Pogba, Marchisio, Khedira; Mandzukic, Dybala