L’infortunio di Osvaldo ai box per due mesi aveva mandato nel pallone tutto l’ambiente romanista, allenatore, tifosi e dirigenti. Il primo pensiero di tutti è stato l’urgenza di trovare un valido sostituto. Tanti nomi ma nessuna certezza. Le autocandidature di Amauri e Maxi Lopez non hanno neanche suscitato l’appettito di Sabatini conscio che il vice Osvaldo ce l’avevano già in casa. E’ Fabio Borini. Fino a quella sera maledetta del 29 ottobre di Roma-Milan, Luis Enrique aveva utilizzato l’attaccante per 299 minuti in campionato, utilizzandolo in sei partite su otto. Poi l’infortunio e la paura fino alla vigilia anche da parte dello stesso Luis Enrique che impiegarlo subito avrebbe potuto metterlo nuovamente a rischio. Ma durante la ripresa di Roma-Fiorentina lo spagnolo lo manda nella mischia ed è già una vittoria. L’ex Swansea ha tentato di dribblare in velocità Neto, allargandosi sulla destra. Un secondo per capire se era tutto ok e ritrovare la fiducia e la serenità necessaria per affrontare la partita. Da quel momento non si è fermato più. Suo l’incipit per il secondo gol di Lamela e poi si prende con prepotenza la sua soddisfazione. La sensazione è che sabato sera nell’anticipo di campionato contro il Catania Borini possa partire titolare accanto a Lamela e Totti. Intanto Sabatini studia il modo per riscattarlo per 3,5 milioni di euro.
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