FOCUS CGR – Monchi ha detto si alla Roma, dimostrandosi uomo di parola. Nonostante le proposte allettanti di alcuni top club europei (Real Madrid e Psg in testa), l’attuale ds del Siviglia ha rispettato quanto aveva promesso alcuni mesi fa al duo Baldini-Pallotta in un incontro a Londra (mai smentito ufficialmente) e sarà, per il prossimo triennio, il direttore dell’area sportiva giallorossa, raccogliendo l’eredità pesante di Walter Sabatini.
UNA VIDA DA ANDALUSO – Ramón Rodríguez Verdejo, detto Monchi è nato San Fernando, comune spagnolo di 97 mila abitanti situato nella comunità Andalusa e soprannominato “la Isla”. Bene, l’isola felice sportiva di Monchi è stato da sempre il Siviglia. Cresciuto nelle giovanili del club biancorosso, dopo gli esordi in prima squadra nel ruolo di portiere, ha disputato quasi un centinaio di gare da titolare tra il 90′ e il 98′ prima di ritirarsi e dedicarsi alla carriera, che lo avrebbe portato alla svolta. Agli albori degli anni 2000 si consuma il “dramma sportivo” del Siviglia: l’azionista di maggioranza del club, González de Caldas, ed il tecnico Camacho, portarono il club alla rovina sportiva e al fallimento economico, svendendo i giocatori per uscire dai debiti. Anche lo stadio fu messo in vendita. La rosa orfana dei suoi campioni non poté far altro che subire l’ennesima retrocessione in seconda divisione. Da qui iniziò una lenta, ma inesorabile risalita, grazie al lavoro di Monchi nominato direttore sportivo con un duplice obiettivo: valorizzare e far crescere un settore giovanile all’avanguardia; aumentare il fatturato della società attraverso le plusvalenze.
Laureato in legge, con il “sogno” (svanito) di diventare un politico, Monchi ha impostato il suo lavoro su tre regole fondamentali: rigore, scoperta di talenti, silenzio. Non vi è dubbio alcuno che il Siviglia negli ultimi 15 anni, da società indebitata e sull’orlo del fallimento, sia divenuta una delle realtà calcistiche più consolidate in Europa, a tal punto da poter sfidare due colossi come Barcellona e Real Madrid, grazie al lavoro straordinario del ds spagnolo, che ha costruito una rete di rapporti ramificata in tutto il mondo (con 16 capi osservatori e oltre 700 visionatori) chiedendo ai suoi scout di suddividere nei report quotidiani, i tantissimi calciatori visionati in tre precise categorie: 1) da acquistare subito; 2) molto interessante; 3) da seguire.
VITTORIE E FATTURATO – Prima dell’era Monchi, il Siviglia aveva vinto solo cinque titoli (una sola Liga Spagnola nel lontano 45-46) e per 52 anni non aveva sollevato un trofeo. Lo spagnolo è stato il vero architetto della ricostruzione sevillista, con 14 finali all’attivo, 5 trionfi tra Coppa Uefa ed Europa League negli ultimi dieci anni, una Super Coppa Europea, 2 Copa del Ray e 1 Supercoppa Spagnola. Incredibile anche il dato relativo al fatturato: il Siviglia dal fallimento sfiorato in quindici anni è divenuto, finanziariamente, uno dei club più virtuosi d’Europa, con un fatturato vicino ai 130 milioni di euro (dato del 2016), frutto di un lavoro straordinario condotto sul piano delle plusvalenze. Da Dani Alves a Julio Baptista, da Sergio Ramos a Federico Fazio, da Luis Fabiano a Reyes, passando per Gameiro, Bacca e Krychowiak l’elenco è lunghissimo e consta di una serie di calciatori scoperti – tra settore giovanile e acquisti low cost – che hanno permesso al club andaluso di incamerare oltre 250 milioni di euro di plusvalenze, con un attuale valore della rosa pari a 236 milioni di euro (dato transfermarkt*).
(In un’intervista al The Guardian l’anno scorso Monchi rivelò quale fosse, fino ad allora, l’11 del Siviglia più forte della sua gestione)
Ma lista di giocatori scoperti e lanciati nel grande calcio da Monchi consta anche di Perotti, Poulsen, Gameiro, Krychoviak, Jesus Navas, Kondogbia, Negredo, Moreno, Alberto Moreno, Alex Vidal, Kanoutè, Medel, Kherzakov, Coke, Diego Capel…
Nelle ultime 7 stagioni sportive, il Siviglia ha incassato complessivamente 353 milioni di euro dalle operazioni di mercato, spendendone 222 per un attivo pari a 131 milioni di euro. Dati che inequivocabilmente chiariscono la bontà del lavoro svolto da Monchi e dalla sua equipe, che in parte resterà attiva nella struttura del Siviglia da qui ai prossimi anni.
Questo l’elenco delle principali “plusvalenze” del Siviglia nell’era Monchi per un valore complessivo pari a 270 milioni di euro
Questa invece la lista delle 15 cessioni più onerose del Siviglia maturate negli ultimi 10 anni (dato transfermarkt*):